Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Stadio, Lecce contro il Comune «Non parteciperemo al bando»
Il Comune di Lecce ha pubblicato un bando per l’affidamento trentennale dello stadio di Via del Mare, ma la società giallorossa guidata dal presidente Saverio Sticchi Damiani, fresca di promozione in serie A, a quella gara non parteciperà. Intanto è corsa contro il tempo per adeguare l’impianto in vista dell’inizio del campionato. Un impegno che grava interamente sulle spalle dell’Unione sportiva Lecce, non essendo il Comune in condizione di sborsare gli oltre 4 milioni euro necessari per le opere previste. Parte degli spalti è inagibile e sarebbe un peccato se il Lecce non potesse sfruttare tutta la capienza del suo stadio. Il bando era stato pubblicato dalla gestione commissariale che ha retto le sorti del Comune fino alle recenti elezioni e Sticchi Damiani, che si era preso un po’ di tempo per valutarne i contenuti, ha assunto la sua decisione. «A quel bando noi non parteciperemo», dice a chiare lettere il numero uno del sodalizio salentino.
Può spiegare il perché di questa decisione?
«Ci sono delle condizioni, giuste o sbagliate che siano, talmente onerose per noi che non ce lo possiamo permettere. Ci sono numeri e modalità che non siamo in grado di accettare, in sostanza le condizioni sono proibitive per le nostre possibilità».
Avete valutato quali potrebbero essere le conseguenze?
«Potrebbe arrivare un altro concessionario. Se ciò accadrà dovremo parlare con quel concessionario e pagare l’affitto per l’uso dello stadio».
C’è tempo fino al 4 luglio per presentare le offerte. E se la gara dovesse andare deserta?
«In questo caso ci confronteremo con l’amministrazione comunale, magari per stabilire come affrontare questa eventualità».
Il Comune, secondo lei, sarà disponibile ad aprire un dialogo?
«Sono sicuro di sì, anche perché il bando non è stato scritto da questa amministrazione, ma dal commissario prefettizio».
Avete ottenuto due promozioni consecutive giocando in uno stadio con tante criticità.
«Sì, ma io spero che le istituzioni abbiano chiaro quello che la società porta al territorio e che stiano anche al nostro fianco. I tifosi hanno fatto sempre la loro parte, ma resta fondamentale che le istituzioni, pur non essendo tenute ad interessarsi solo di calcio, capiscano che questo è il momento in cui bisogna spingere sulla squadra della città perché la Serie A è un’opportunità incredibile».
Lo stadio, però, è ancora in condizioni precarie. Come farete?
«È vecchio e fatiscente, bisogna
❞ Le condizioni sono proibitive per le nostre possibilità
intervenire e lo stiamo già facendo con risorse nostre perché siamo costretti a farlo. I lavori sono già iniziati perché era l’unico modo per farci trovare pronti per il campionato. Ciò non significa, però, che le risorse che noi stiamo impiegando sono a fondo perduto». Cosa intende dire?
«Spero che l’amministrazione comunale si sieda al tavolo con noi per capire come valorizzare questo sacrificio che stiamo facendo, perché il nostro impegno riguarda il progetto sportivo, la squadra, non può interessare lo stadio che è di proprietà del Comune».
Serviranno circa 5 milioni di euro per i lavori, soldi che il Comune non ha e che dovrete magari sottrarre al budget per la campagna acquisti.
«Abbiamo avviato i lavori con fondi nostri perché capiamo la contingenza del momento, però ci piacerebbe almeno ricevere da parte dell’amministrazione comunale la disponibilità, rispetto a questo nostro investimento, a concederci lo stadio per un lungo periodo e a darci gli strumenti per potere, in qualche modo, rientrare di queste spese».