Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Così si presenta la città scelta dal NY Times
A Monopoli tanti turisti, ma gravi problemi nel servizio di raccolta dei rifiuti. Spiagge pulite dai politici
Per documentare il servizio sulla Puglia, inserita tra le mete da non perdere nel 2019, il New York Times scelse un’immagine di Monopoli. Ma la città, attraversata da un boom turistico, ora è sommersa dai rifiuti a causa dei problemi nel servizio di raccolta. Per correre ai ripari i politici hanno pulito le spiagge.
Sembra un’altra Monopoli. Ha un’altra immagine in questo periodo, che quasi non la si riconosce più. Un’immagine offuscata rispetto a quella che l’ha portata qualche mese fa a rappresentare la Puglia nell’elenco del New York Times dei luoghi da visitare nel 2019. In quelle pagine spiccava proprio una foto di Monopoli, attraversata da un boom turistico: il candore delle sue mura, il porto, uno scorcio di mare, i pescherecci e il faro in lontananza.
Quella di oggi è una Monopoli che si ritrova sporca, piena di rifiuti che si accumulano e formano montagne dalle quali fuoriescono liquidi maleodoranti. Qualche sentore che le cose non stessero andando nel verso giusto si è avuto già da aprile, ma ultimamente la situazione si è aggravata per quanto riguarda i rifiuti, con una differenziata che stenta a decollare e che a malapena raggiunge il 40%. Ad aprile l’amministrazione guidata dal sindaco Angelo Annese, ha rescisso il contratto con la Falzarano, la ditta che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, per gravi inadempimenti contrattuali. Il servizio con la ditta beneventana rimarrà però in piedi fino al 31 luglio. Dal primo agosto, nel cuore dell’estate monopolitana e con il boom degli afflussi, ci sarà il cambiamento con l’affidamento dell’appalto ad una nuova realtà che verrà individuata dopo l’espletamento di una gara, stando a quanto stabilito in una recente delibera di giunta. «Una delibera – spiega Anneseche si è resa necessaria per risolvere una serie di criticità nell’espletamento del servizio, prima fra tutte la mancata eliminazione dei cassonetti stradali e la mancata assunzione del personale per lo svolgimento dei servizi estivi. Una situazione – conclude il sindaco, che pure chiede ai cittadini di avere pazienza e di collaborare - che sta determinando rilevanti problemi per l’amministrazione comunale, che potrebbero sfociare in una vera e propria emergenza».
Accanto a questo problema, c’è quello della Portavecchia, la spiaggia pubblica più famosa e rappresentativa della città interdetta alla balneazione per un pericolo legato al rischio crollo delle mura che avvolgono la cala e del manto stradale sovrastante, a causa di infiltrazioni d’acqua delle mareggiate invernali. Spiaggia che, così come le altre libere, alla luce dei problemi con la ditta di smaltimento rifiuti, non era stata ancora pulita.
Così ci hanno pensato gli amministratori ad armarsi di guanti, bustoni e rastrelli e, dopo essersi dati appuntamento all’alba, sia sabato, sia domenica, a pulire spiagge del litorale nord e sud. Per Piero Brescia, presidente dell’associazione ambientale Quadrosfera, questa buona volontà non basta. «Siamo quasi in emergenza sanitaria – dichiara-. Bisogna intervenire con misure straordinarie, aumentando gli svuotamenti dei cassonetti nell’arco della giornata, sistemando le telecamere per evitare l’abbandono indiscriminato di rifiuti e multando gli incivili».