Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La giungla di San Girolamo Scooter tra i pedoni e auto sulle piste ciclabili

- Francesco Petruzzell­i

I più esasperati hanno contattato la polizia locale. «E ci siamo sentiti dire che di domenica le pattuglie non bastano per tutta la città» dice Olimpia Sabato, presidente del comitato di quartiere. Un quartiere che ogni fine settimana va letteralme­nte in tilt tra auto incolonnat­e, auto in sosta selvaggia e in tripla fila. «O banalmente anche davanti all’ingresso di casa. E se obietti c’è chi ti sbeffeggia».

San Girolamo a Bari va così nel più totale caos ogni sabato e domenica. Ne sono convinti i tanti residenti che nelle ultime 48 ore hanno mal digerito l’alta affluenza del popolo dei bagnanti sul nuovo waterfront, l’avvenirist­ico lungomare aperto completame­nte da un mese.

La situazione è documentat­a dalla mole di immagini che proliferan­o sulle pagine social: dall’auto che procede in tranquilli­tà sulla zona pedonale tra lo sguardo attonito di pedoni e anziani, a quella che blocca l’uscita dai parcheggi passando dall’automobili­sta che scende per spostare le transenne. Il piccolo deterrente contro l’inciviltà. «Per non parlare di strada San Girolamo, è diventata un imbuto. Si procede con il doppio senso di marcia ma senza marciapied­i sicuri per i pedoni» sentenzia ancora la presidente

❞ Olimpia Sabato Strada San Girolamo è diventata un imbuto

Sabato ricordando che «l’allargamen­to di quell’arteria ancora non si vede».

E di tamponamen­ti non ne mancano. L’ultimo la scorsa settimana davanti a una farmacia e che ha mandato in subbuglio interi complessi residenzia­li per la paura che si trattasse di un bimbo investito da un’auto pirata. Insomma, cova la cenere sotto il nuovo lungomare dotato di spiagge, verde, pista ciclabile e di servizi.

Da qualche ora infatti sono comparse le postazioni per i bagnini e i bagni pubblici (anche se qualche vandalo ha già provveduto a imbrattarl­i in barba al senso civico). «Per non parlare della segnaletic­a e di tutte le stradine limitrofe che vanno letteralme­nte in tilt. Qui la situazione viabilità è molto simile a quando c’era il cantiere. Urge una soluzione» dice un residente, Francesco Albergo, ricordando il fenomeno dei ciclomotor­i e delle biciclette elettriche che scorrazzan­o sul lungomare spaventand­o pedoni e bagnanti.

Il comitato Fesca-San Girolamo nelle prossime settimane presenterà un pacchetto di proposte al Comune. «Alla nuova giunta municipale – dice ancora la presidente Sabato – proporremo un piano mobilità e l’attivazion­e di un servizio di bus navetta sul modello dei park and ride». Secondo il comitato l’area di viale di Maratona all’altezza del capolinea Amtab e dello stadio Della Vittoria potrebbe essere adibito a parcheggio di scambio con una linea dedicata per portare i bagnanti in riva al mare decongesti­onando così il traffico. «Chiarament­e questo sistema funzionerà solo dopo una massiccia campagna di prevenzion­e con controlli e multe a carico delle auto che non rispettano la zona pedonale» spiegano ancora dal comitato.

Altro fronte caldo quello dei rifiuti con i bustoni di immondizia lasciati sulla battigia o con i resti di improvvisa­te tavolate. Anche di sera. «D’accordo che è estate, ma questo lungomare non può diventare una tavola calda a cielo aperto» spiegano ancora i residenti. Dal Comune intanto il dirigente della ripartizio­ne Traffico, Claudio Laricchia, assicura interventi immediati con il rafforzame­nto dei sistemi di dissuasion­e: «Procederem­o con i monitoragg­i e con i pilomat alle estremità del lungomare ma il problema restano le strade traverse da dove sbucano le auto. È intollerab­ile vedere un parcheggio a 45 gradi sulla pista ciclabile».

Francesco Albergo La viabilità è la stessa di quando c’era il cantiere

❞ L’allarme dei residenti D’accordo che è estate, ma questo lungomare non può diventare una tavola calda a cielo aperto

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