Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Muore la 21enne travolta Il baby pirata si consegna
Il ragazzino, 15 anni, si è presentato ai carabinieri con i genitori
Èmorta la 21enne di Cavallino travolta da un minicar nella serata di domenica a Castromediano. Il baby pirata di 15 anni, prima scappato, si è consegnato ai carabinieri.
Lo schianto in scooter contro una microcar «pirata» non le ha lasciato scampo. Elisa Bascià, ventunenne di Cavallino, ha lottato in ospedale per oltre 24 ore nell’ospedale «Vito Fazzi» di Lecce prima di arrendersi. L’automobilista, un quindicenne suo concittadino, alcune ore dopo si è presentato dai carabinieri. E adesso, insieme ad un coetaneo che gli sedeva accanto, è accusato di omissione di soccorso in concorso.
È il tragico epilogo dell’incidente avvenuto tra sabato e domenica lungo via Leuca, a Castromediano, frazione di Cavallino, costato la vita ad una giovane barista, figlia unica, spirata ieri mattina al «Fazzi» di Lecce.
Lo scontro, dopo il quale i due quindicenni sono scappati senza prestare soccorso, si è verificato attorno alle 4, all’altezza dell’incrocio con via Giosuè Carducci. Elisa viaggiava verso casa in sella ad uno scooter in compagnia di un’amica minorenne, una diciassettenne di Lizzanello, quando il ciclomotore si sarebbe schiantato contro la piccola vettura.
In seguito all’impatto, che stando ai rilievi sarebbe avvenuto tra la parte posteriore della microcar e quella anteriore del ciclomotore, le due giovani sono poi cadute rovinosamente sull’asfalto.
Trasportate in ospedale dalle ambulanze del 118 allertate da passanti, Elisa e l’amica sono state ricoverate. A preoccupare era proprio la ventunenne che guidava lo scooter: sottoposta ad intervento, è stata ricoverata in Rianimazione con prognosi riservata.
La minorenne è stata dimessa ieri mattina, con una prognosi di 30 giorni; Elisa, purtroppo, non ce l’ha fatta.
«È un dramma che ha sconvolto tutta la comunità – dichiara Bruno Ciccarese, sindaco di Cavallino – e l’invito che rivolgo ai giovani è quello di essere sempre prudenti, di non essere distratti alla guida, di rispettare il Codice della Strada. Davanti a tragedie simili restano solo sconcerto e tristezza. Sono vicino alle famiglie dei ragazzini coinvolti, che vivono questo momento di immenso dolore».
La giovane lavorava al «Bar degli Amici», al confine tra Lecce e Castromediano: «Siamo sconvolti - racconta Cristian Latino, titolare del bar Elisa lavorava con noi da tre anni, praticamente l’abbiamo cresciuta. Era una ragazza solare, cantava mentre lavorava. Il bar era la sua seconda casa: non si assentava mai, sempre pronta ad aiutarci».
Il giovane al volante della microcar, ieri si è costituito: «È stato tamponato, non ha travolto nessuno: i danni ai mezzi (sequestrati) lo confermano – afferma il suo difensore Enrico Cimmino – si è allontanato perché spaventato, colto dal panico, dalla paura e dall’emotività del momento». Dei fatti è stata informata la Procura per i minorenni del capoluogo salentino. Filmati, rilievi e testimonianze consentiranno ai carabinieri delle stazioni di Cavallino e San Cesario di Lecce di ricostruire l’accaduto. E di stabilire, in questo modo, se ai due giovani – che per ora, come detto, sono accusati di omissione di soccorso - debbano essere contestati anche eventuali altri reati.
Infine un altro grave incidente stradale è avvenuto ieri mattina a Taranto: un 19enne, Pietro Cascione, è morto sulla strada provinciale TarantoStatte, all’altezza dell’Acquedotto del Triglio, nei pressi del muro perimetrale dell’ex Ilva.
Il giovane era alla guida di una Fiat Punto che si è scontrata frontalmente con un bus del Ctp. Sulla dinamica del drammatico incidenti sono in corso accertamenti. Il 19enne, che lavorava per una ditta dell’appalto ArceloMittal e si stava recando al lavoro, è morto sul colpo.
Taranto
Una Punto si schianta contro bus della Ctp Vittima un giovane che andava a lavorare al Siderurgico