Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Stadio Via del mare Il sindaco: capisco le ragioni del Lecce, il dialogo è aperto
Dopo la decisione dell’Unione sportiva Lecce di non partecipare al bando del Comune per l’affidamento trentennale dello stadio e l’appello lanciato alle istituzioni dal presidente Saverio Sticchi Damiani affinché si sostengano gli sforzi della società, la parola passa al sindaco Carlo Salvemini, che osserva: «Per quanto riguarda la mia amministrazione il dialogo con la società è sempre aperto, alla ricerca di soluzioni che possano garantire l’interesse pubblico, in un quadro che tenga virtuosamente insieme l’interesse della città e quello di chi ha investito capitali, conoscenze e passione per riportare il Lecce nel calcio che conta. Il Comune ha l’obiettivo di liberarsi dall’onere della manutenzione e gestione di un impianto che oggi non è alla sua portata e la società ha l’obiettivo di avere lo stadio nella propria disponibilità esclusiva, anche per realizzarvi nuove attività che generino economie».
Il bando, pubblicato dal commissario prefettizio, è ritenuto troppo oneroso dalla società.
«Al momento non posso che attenermi al rispetto dei tempi del bando, che si chiuderà il 4 luglio prossimo. Ho letto anch’io di quello che ad oggi è l’orientamento della società e sul quale non mi pronuncio, pur comprendendo le motivazioni espresse dal presidente. Per cui attendiamo il 4 luglio e dopo quella data ci confronteremo con lo scenario che ci troveremo davanti».
Occorrono lavori per oltre quattro milioni di euro ritenuti necessari dal Lecce per potersi presentare sul palcoscenico della massima serie calcistica.
«Sono a conoscenza dell’impegno che la società sta garantendo per la manutenzione straordinaria dello stadio, anche andando ad intervenire su criticità, problemi e inefficienze che risalgono a molti anni fa, ben prima dell’arrivo della nuova compagine. La Serie A stabilisce per le società sportive che vi prendono parte impegni molto rilevanti dal punto di vista della dotazione degli impianti di gioco e il Lecce sta facendo la sua parte, agendo su un impianto che per decenni è stato sostanzialmente abbandonato a sé stesso».
Il termine entro il quale si possono presentare le offerte è fissato al 4 luglio e il campionato inizierà il 24 agosto. Come avrebbe mai potuto una società, in meno di due mesi, eseguire tutti i lavori di adeguamento?
«Come è noto il bando è stato pubblicato nel corso della gestione commissariale. Non lo dico per eludere la domanda, ma credo sia utile ricordare che la mia amministrazione ha interrotto il suo cammino il 7 gennaio 2019. Noi avevamo avviato un dialogo virtuoso tra Comune, Regione Puglia, Credito Sportivo e Us Lecce, proprio in relazione alla copertura economica dei lavori di adeguamento dello stadio. Questo lavoro sono sicuro che non andrà sprecato».
Se la gara per l’affidamento dello stadio dovesse andare deserta la società chiede che si apra un dialogo con l’amministrazione comunale.
«Dopo il 4 luglio faremo i conti con la situazione che ci troveremo davanti. Da parte mia e della mia amministrazione, ripeto, c’è la massima disponibilità alla collaborazione, come il presidente Sticchi e l’Unione Sportiva Lecce sanno».
Salvemini Il Comune deve liberarsi dalla gestione di un impianto che non è alla sua portata