Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Contro il flagello della xylella stanziati trenta milioni per reimpianta­re gli ulivi

L’annuncio di Italia Olivicola dopo un vertice al ministero

- S. A.

I primi 30 milioni di euro sono in arrivo con la misura 5.2 del piano di sviluppo rurale della Regione Puglia. Serviranno per il reimpianto degli alberi nelle campagne devastate dalla xylella, il batterio killer degli ulivi che - soprattutt­o nel Salento - ha prodotto l’essiccamen­to di centinaia di migliaia di piante.

Un’emergenza che ha messo in ginocchio l’intero comparto con il crollo della produzione dell’olio che ha sfiorato - in alcune aziende - anche l’80 per cento. Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola, ha annunciato lo stanziamen­to dei fondi per gli olivicolto­ri pugliesi dopo un vertice che si è svolto ieri al Ministero delle Politiche agricole.

Ma ammonisce: «Per gli altri 300 milioni previsti dalla Legge sulle Emergenze Agricole abbiamo ribadito la nostra posizione: occorre ristorare le aziende ormai in ginocchio e favorire il ripristino delle capacità produttive per consentire a migliaia di olivicolto­ri di ricomincia­re a lavorare».

Una boccata di ossigeno, per gli imprendito­ri pugliesi, dopo la visita nel Salento degli ispettori della commission­e europea. Sono stati persi centomila posti di lavoro nella filiera dell’olio extravergi­ne di oliva con un trend - hanno spietato da Coldiretti - che «rischia di diventare irreversib­ile se non si interviene con strumenti adeguati per affrontare l’emergenza e rilanciare il settore che lo scorso anno ha fatto registrare una delle peggiori annate di sempre con produzione di olio di oliva a 185 mila tonnellate, più che dimezzata per il clima e la xylella». Per Coldiretti, come è noto, il killer degli ulivi «avanza due chilometri al mese e il contagio ha già colpito

❞ Ora è necessario pensare alla ricerca e una olivicoltu­ra sostenibil­e

21 milioni di piante e il conto dei danni ha raggiunto 1,2 miliardi di euro». Difatti alberi infetti sono stati trovati in provincia di Taranto, in modo particolar­e 6 a Montemesol­a, e uno a Crispiano, in direzione di Matera.

Per Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola, alla luce dei fondi stanziati, «sarà necessario pensare in Salento ad una olivicoltu­ra sostenibil­e, mettendo sempre al centro le cultivar resistenti, favolosa e leccino, ed incentivan­do la ricerca di altre varietà italiane in grado di non soffrire questo maledetto batterio. Per gli ulivi secolari ci saranno, sempre attraverso la Misura 5.2, incentivi per gli innesti che potrebbero salvare un patrimonio paesaggist­ico unico ed inimitabil­e». Per il numero uno dell’associazio­ne, inoltre, con il provvedime­nto «sono state accolte le nostre istanze, finalmente gli olivicolto­ri salentini possono iniziare ad intraveder­e una luce di speranza dopo anni di buio ed abbandono». Durante l’incontro di ieri mattina, inoltre, i dirigenti del Ministero hanno illustrato ciò che sta emergendo dalle negoziazio­ni in corso sulla nuova Pac, con la proposta italiana, osteggiata dalla Spagna, di modifica degli aiuti settoriali per l’olio di oliva sulla scia di quanto avviene per l’Ocm vino.

Infine la Cia, la confederaz­ione degli agricoltor­i, ha annunciato il suo sostegno al comparto colpito dalla xylella per la class action intrapresa dai vivaisti pugliesi per chiedere alla Regione Puglia il risarcimen­to dei danni causati non soltanto dal batterio da quarantena Xylella, ma anche alla cattiva gestione dell’emergenza.

❞ Con i soldi finalmente gli operatori pugliesi iniziano a vedere la luce

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La protesta Sopra Sicolo di Italia Olivicola A sinistra la protesta di Lecce

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