Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
I liceali che intonano Venditti E il cuoco che a 55 anni ci riprova
Con la prova d’italiano via al tour de force per gli studenti. Il più giovane ha 16 anni, il più anziano 55
Il video, girato nella serata tra martedì e mercoledì, è diventato virale in tutta Italia. Gli studenti del liceo classico Orazio Flacco di Bari hanno intonato Notte prima degli esami di Antonello Venditti sulla scalinata della propria scuola alla vigilia della prova d’italiano, la prima della nuova Maturità. Il più giovane studente che l’ha sostenuta, in Puglia, è un ragazzo di 16 anni. Il più anziano un cuoco di 55, Michele D’Amore (foto piccola), a un alberghiero.
Michele ha 16 anni. E già un diploma ad attenderlo. Grazie alla formula breve del liceo classico Flacco di Bari. Ma c’è anche un Michele che di anni ne ha 55. E per la seconda volta tenta un sogno: «Prendermi il titolo per onorare la memoria di mio padre, mandato in guerra durante il secondo conflitto mondiale». Insomma, Michele e Michele. Sono solo due dei 38 mila candidati pugliesi che ieri hanno sostenuto la prima prova d’italiano per la Maturità 2019. Due storie anagraficamente così distanti, ma tremendamente così vicine. Perché non c’è età che tenga dinnanzi all’attesa e all’ansia da esame.
Prendiamo Michele junior. «Sono la mascotte del Flacco perché sono il più piccolo. E da grande sogno di diventare un manager aziendale», spiega questo giovanotto dalla faccia pulita – ha svolto la traccia su Sciascia e la mafia - e dalle idee chiarissime. «Il prossimo passo è iscrivermi a Economia e Commercio, non so ancora se a Bari o a Roma».
Michele senior – all’anagrafe il suo cognome è D’Amore – nella vita fa il cuoco, prepara pasti per una nota azienda barese della ristorazione e per la seconda volta, dopo la bocciatura dello scorso anno, si è ripresentato tra i banchi dell’alberghiero Perotti. «Perché la vita è un tentativo ogni giorno. E io voglio riprovare» spiega questo coraggioso cuoco alle prese con la traccia di italiano sul testo tratto da L’illusione della conoscenza di Steven Sloman e Philip Fernbach. E che non a caso inizia con la frase «tre soldati sedevano in un bunker». «E mio padre è stato fatto prigioniero in Libia. Eravamo dieci figli e per uno di noi sognava il diploma. Spero di esaudire questo suo desiderio», dice ancora Michele senior augurandosi che adesso sia suo figlio a seguirne l’esempio. «Anche lui deve diplomarsi nonostante abbia già un mestiere d’oro tra le mani. È un pizzaiolo e sa fare tra i sei e i sette impasti speciali».
Del cuoco Michele D’Amore parla mezzo Perotti. «L’ho conosciuto al corso serale – spiega la prof Roberta Di Martino -. E mi ha colpito la sua forza di volontà, la sua voglia di rimettersi in gioco. Lo scorso anno non superò l’esame e avrebbe quindi potuto mollare. Invece no, quest’anno è stato molto più spesso con noi. Il suo è un insegnamento a non arrendersi». Insomma, un insegnamento anche a tutti i giovani maturandi di Puglia che da ieri sono alle prese con la tanto sospirata Maturità e con i classici stati d’ansia. Da esorcizzare anche con dei rituali di gruppo e che ormai si ripetono da anni. Come quello dei circa cinquanta studenti del Flacco di Bari che martedì sera si sono dati appuntamento, con tanto di casse acustiche, sulle scalinate dell’istituto per cantare tutti insieme Notte prima degli esami, intramontabile brano scritto da Antonello Venditti nel 1984 e rilanciato nel 2006 con l’omonimo film del regista Fausto Brizzi. «È stato bellissimo cantare tutti insieme. Un ricordo che porteremo sempre con noi», spiega un terzetto di studentesse. E il video è diventato subito virale anche a livello nazionale. A condividerlo persino un illustre ex studente del Flacco (si diplomò alla fine degli anni ’70), Michele Emiliano. In un lungo post il presidente della Regione Puglia si rivolge ai ragazzi: «Vi bacio e vi abbraccio, uno ad uno, per dirvi quanto siete importanti per chi in voi rivive la gioia della speranza. A domani ragazzi miei meravigliosi e senza paura. Ne vedremo delle belle nei prossimi cento anni. La vita è una strada strepitosa che non ha alternative o scorciatoie, ma necessita solo di scarpe robuste e di una mappa per scegliere come arrivare a casa».
Oggi intanto si ritorna tra i banchi per la seconda prova. Versione di latino con annesso greco al classico e matematica con fisica allo scientifico.
Michele senior Eravamo dieci figli e per uno di noi mio padre sognava il diploma. Spero di esaudire questo suo desiderio