Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
In duemila per la Maturità Al classico va Ungaretti, tema storico allo scientifico
Pochi dubbi al liceo Duni: «Era inserito nel programma» Al Dante Alighieri c’è chi ha scelto la traccia su Dalla Chiesa
La tensione è quella che non conosce differenza fra generazioni. L’esame di maturità segna il passaggio verso le grandi scelte, ma soprattutto la prova del fuoco dopo cinque anni di studio e al liceo classico Duni non si fa eccezione. L’analisi della poesia di Giuseppe Ungaretti, «Il risveglio» tratto da «Il porto sepolto», sembra essere stato tra le più scelte. Mentre allo scientifico è il tema di attualità e storia, la traccia «B2», in particolare un testo di Steven Sloman e Philip Fernbach tratto da «l’illusione della conoscenza».
Uno dei prima a uscire dal Duni è Domenico Moliterni: «Ho risposto alle domande di analisi per strutturare il discorso. Nell’interpretazione, poi, ho collegato questo poema con altri sempre dello stesso autore tra cui La veglia e Mi illumino d’immenso. Tensione in classe? Si avvertiva ma i commissari ci hanno messo a nostro agio». Anche Daniele Taccardi ha scelto Ungaretti: «È un autore che mi ha sempre affascinato. Nel confronto con altre opere sulla guerra ho citato il movimento Futurista e poi ho ricordato Pablo Picasso e la sua Guernica che mostra l’orrore della guerra».
L’illusione della conoscenza era la traccia del saggio tecnico scientifico che ha scelto invece Federica Saladini: «Il tema era molto interessante. Nella mia prova ho sviluppato il caso della bomba termonucleare che nel 1954 distrusse un atollo dell’Oceano Pacifico. Nonostante frequenti il liceo classico, le tracce di questo genere mi affascinano perché si collegano all’attualità». Nella stessa classe, Francesco Cirilli si è invece concentrato sul testo espositivo sui rapporti fra sport, storia e società: «Non possiamo negare che lo sport sia stato influenzato dalla società e dal contesto geopolitico ed economico. Tra gli esempi che ho citato c’è quello della vittoria di Jesse Owens a Berlino nel 1936 o le vittorie dell’Italia ai Mondiali del ‘34 e del ‘38». Anche per Giuseppe Rivelli , il rapporto fra storia e sport è stato significativo: «Nella traccia che ho scelto ho ricordato la guerra in Jugoslavia che portò a scontri fra tifoserie croate e serbe, ma anche la partita di calcio giocata durante la prima guerra mondiale». C’è chi aveva preparato temi sulla caduta del Muro di berlino, sulno». l’allunaggio e addirittura su Matera, capitale della Cultura.
Non poteva non riscuotere successo anche la traccia del saggio storico politico sull’eredità del Novecento partendo dal saggio di Stajano. Laura Larocca spiega: «Ho messo a confronto le tesi dell’autore con le mie, definendo ciò che per me ha contribuito a creare l’era del post indicata nel saggio di StajaEdmondo Marranzini è stato subito intrigato dal testo di Corrado Stajano: «Mi piace interrogarmi su quello che la nostra generazione può fare dopo un secolo vario come il Novecento. Poter scrivere ciò che penso è stato interessante e gli spunti dell’autore erano molti».
Al liceo Scientifico, Dante Alighieri, l’emozione si è liberata solo fuori dalle aule. Quando i ragazzi sono spuntati sul cortile dell’ingresso si sono abbracciati tra loro. Amdeo De Cuzi è molto convinto della sua scelta: «Il tema b2 era molto più vicino a ciò che abbiamo studiato nel corso degli anni. Mi sono sentito tranquillo». Ed effettivamente molti dei ragazzi dello Scientifico hanno scelto la seconda traccia e sono andati via spediti. Alessandro Gaudiano e Giuseppe Aliuzzi, frequentano la stessa classe: «Siamo soddisfatti di quel che abbiamo fatto. Non c’erano particolari tensioni e tutta la commissione ci ha messo nelle condizioni migliori per lavorare al meglio>. Ungaretti lo hanno scelto Enrico Demetrio e Gianluca Aragona che hanno analizzato al meglio il testo. «La poesia non la conoscevamo ma il suo stile sì. Quando abbiamo visto Ungaretti abbiamo tirato un sospiro di sollievo». Nessuno ha scelto Sciascia, mentre Giorgia Capobianco ha preferito il tema sull’attualità: «La mafia e Carlo Alberto Dalla Chiesa, una storia che conosco e che ho voluto analizzare». Fuori dal coro Francesco Pizzilli: «Ho scelto il tema sull’importanza del patrimonio artistico e culturale partendo da un libro di Tomaso Montanari».
Le altre decisioni Non ha convinto l’attualità, molto di più il testo sui rapporti fra sport, storia e società