Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
L’ex eurodeputata: «Sbaglia chi dice che io sia fuori dal centrosinistra». La lettera di Palmisano al Pd
I prossimi giorni faranno un po’ di chiarezza nel centrosinistra. Dopo la riunione del tavolo (incompleto) che lunedì ha decretato la celebrazione delle primarie «entro fine novembre», ora si vanno perfezionando le prime volontà.
Tra martedì o mercoledì prossimi si potrebbe definire la candidatura di Elena Gentile. L’ex eurodeputata pd aveva già manifestato la propria disponibilità. Tuttavia aveva mostrato dubbi su alcune questioni e deciso di rinviare la decisione. Nella prossima settimana, dopo la riunione (lunedì) dell’Ufficio politico del Pd, sarà sciolta la riserva.
L’interessata glissa sul punto e si limita a rimarcare che «non c’è alcuna volontà di uscire dal Pd e dal centrosinistra». L’allusione è all’interpretazione data alla sua firma sotto il documento sottoscritto qualche giorno fa dall’associazione Giusta Causa, il movimento Puglia in più, Sinistra italiana, l’ex deputato pd Fritz Massa e il consigliere regionale Mimmo Santorsola. La critica alla tempistica sulle primarie e il desiderio di avviare una «discussione sulle idee» aveva lasciato intendere che quel gruppo potesse essere il nucleo di un possibile quarto polo alle Regionali 2020 (dopo centrosinistra, centrodestra e 5 Stelle). «Nessuna volontà di lasciare la coalizione – dice Gentile – anche se chiedo garanzie sul perimetro: dentro non ci può essere la cultura di destra». L’ex eurodeputata parla per sé, ma sembra di capire che il pensiero di non lasciare il centrosinistra sia condiviso pure tra i sottoscrittori del documento. Perfino l’ ostica Sinistra italiana – sempre molto critica verso Emiliano – va ammorbidendo i toni. I suoi dirigenti, dopo il pessimo risultato alle Europee, si sono convinti della velleità di un quarto polo. E del fatto che il governatore debba essere contrastato sul piano delle idee, con un possibile candidato alternativo alle primarie. Ma senza lasciare la coalizione.
Lunedì scorso i sottoscrittori del documento hanno disertato l’incontro del centrosinistra. Chiedono di celebrare le primarie nei primi mesi del 2020 e di farle precedere da un’intensa discussione sui programmi: per questo il 21 settembre si sono autoconvocati a Bari. «Quel giorno – dice Gentile – dirò cosa penso della Puglia dei prossimi 10 anni».
Il segretario del Pd, Marco Lacarra, che coordina il centrosinistra replica amareggiato: «Vengano a dirci quello che pensano: anche sulla tempistica delle primarie e perfino sull’albo degli elettori. Non c’è ostilità aprioristica, discutiamone. Ma smettano di irridere il nostro lavoro. Noi vogliamo aggregare e se restassero fuori dagli incontri, dovrebbero assumersi la grave responsabilità politica della rottura».
A proposito della composizione del tavolo. Oggi partirà una lettera a tutela della posizione del sociologo Leo Palmisano: ossia il primo (e fermo) sfidante di Emiliano alle primarie. Il documento sarà inviato al Pd di Puglia e al nazionale: chiederà che i rappresentanti di Palmisano vengano ammessi al tavolo del centrosinistra. La lettera sarà firmata dall’associazione barese Ambiente e Lavoro e da Possibile, il gruppo che orbita attorno all’ex deputato Pippo Civati.
Alleanza Anche Sinistra italiana riflette sulla necessità di restare nella alleanza
❞ Il segretario pd Lacarra La nostra volontà è di aggregare, chi dissente venga agli incontri e dica come la pensa