Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Periferie al centro», un bando della Regione
«Periferie al centro». Nessun controsenso, solo un obiettivo ambizioso per un intervento della Regione che guarda alle sue aree più arretrate culturalmente e socialmente. Da oggi sarà disponibile sul sito del Teatro Pubblico Pugliese (www.teatropubblicopugliese.it) un bando che il presidente del Tpp, Giuseppe D’Urso, definisce «una strada nuova, sperimentale, che intende avvicinare le persone che abitualmente non frequentano luoghi di cultura o che vivono in piccoli comuni privi di teatri e programmazioni culturali».
Sulla scia di iniziative analoghe in atto a Bari e Taranto,
questo è un intervento organico che vuole creare le condizioni per la nascita di presidi culturali sul territorio. Il bando è rivolto a operatori e associazioni culturali invitati a presentare, entro il 12 settembre, progetti di programmazione culturale multidisciplinare (visione di spettacoli dal vivo, laboratori teatrali dedicati ai ragazzi e laboratori di altre discipline per under 35, programmazione di eventi di promozione della lettura, forme di partecipazione della comunità di riferimento) da realizzare, nel periodo tra ottobre 2019 e giugno 2020, all’interno di borghi o comuni con meno di 30 mila abitanti (da censimento 2011) o in quartieri periferici di Comuni con oltre 30 mila abitanti. Quindi, periferie «geografiche», distanti dai centri abitati più grandi, e «periferie» sociali e culturali, aree «di margine», tipiche soprattutto delle città più grandi, spesso caratterizzate da degrado ed emarginazione.
Possono presentare i progetti soggetti riuniti in rete composta da almeno un soggetto «esperto», definito Senior, e almeno un soggetto Junior per ogni Comune coinvolto nel progetto, in possesso di elementi e caratteristiche precise specificate nell’avviso pubblico. Budget complessivo a disposizione: 400 mila euro, come chiarisce l’assessore al Bilancio
Le cifre Le candidature devono arrivare entro il 12 settembre Il budget complessivo a disposizione è 400 mila euro
e politiche giovanili Raffaele Piemontese. «Fare entrare la cultura nelle case, ancor più nelle periferie, per noi significa innanzitutto coltivare relazioni umane con le persone – ha spiegato l’assessore regionale all’Industria culturale Loredana Capone –, il nostro è un invito a esprimere il talento, non un’opera finale, ma un laboratorio esperienziale che sappia stimolare la produzione creativa, che faccia diventare gli spettatori protagonisti, autori».
Il bando è lo strumento per mettere in atto una strategia già contenuta nel Piano strategico della cultura della Regione, il «Piil»: riequilibrare l’offerta culturale sui territori e sviluppare il sistema dello spettacolo dal vivo, rafforzando le zone culturalmente più emarginate.