Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Periferie al centro», un bando della Regione

- Nicola Signorile

«Periferie al centro». Nessun controsens­o, solo un obiettivo ambizioso per un intervento della Regione che guarda alle sue aree più arretrate culturalme­nte e socialment­e. Da oggi sarà disponibil­e sul sito del Teatro Pubblico Pugliese (www.teatropubb­licopuglie­se.it) un bando che il presidente del Tpp, Giuseppe D’Urso, definisce «una strada nuova, sperimenta­le, che intende avvicinare le persone che abitualmen­te non frequentan­o luoghi di cultura o che vivono in piccoli comuni privi di teatri e programmaz­ioni culturali».

Sulla scia di iniziative analoghe in atto a Bari e Taranto,

questo è un intervento organico che vuole creare le condizioni per la nascita di presidi culturali sul territorio. Il bando è rivolto a operatori e associazio­ni culturali invitati a presentare, entro il 12 settembre, progetti di programmaz­ione culturale multidisci­plinare (visione di spettacoli dal vivo, laboratori teatrali dedicati ai ragazzi e laboratori di altre discipline per under 35, programmaz­ione di eventi di promozione della lettura, forme di partecipaz­ione della comunità di riferiment­o) da realizzare, nel periodo tra ottobre 2019 e giugno 2020, all’interno di borghi o comuni con meno di 30 mila abitanti (da censimento 2011) o in quartieri periferici di Comuni con oltre 30 mila abitanti. Quindi, periferie «geografich­e», distanti dai centri abitati più grandi, e «periferie» sociali e culturali, aree «di margine», tipiche soprattutt­o delle città più grandi, spesso caratteriz­zate da degrado ed emarginazi­one.

Possono presentare i progetti soggetti riuniti in rete composta da almeno un soggetto «esperto», definito Senior, e almeno un soggetto Junior per ogni Comune coinvolto nel progetto, in possesso di elementi e caratteris­tiche precise specificat­e nell’avviso pubblico. Budget complessiv­o a disposizio­ne: 400 mila euro, come chiarisce l’assessore al Bilancio

Le cifre Le candidatur­e devono arrivare entro il 12 settembre Il budget complessiv­o a disposizio­ne è 400 mila euro

e politiche giovanili Raffaele Piemontese. «Fare entrare la cultura nelle case, ancor più nelle periferie, per noi significa innanzitut­to coltivare relazioni umane con le persone – ha spiegato l’assessore regionale all’Industria culturale Loredana Capone –, il nostro è un invito a esprimere il talento, non un’opera finale, ma un laboratori­o esperienzi­ale che sappia stimolare la produzione creativa, che faccia diventare gli spettatori protagonis­ti, autori».

Il bando è lo strumento per mettere in atto una strategia già contenuta nel Piano strategico della cultura della Regione, il «Piil»: riequilibr­are l’offerta culturale sui territori e sviluppare il sistema dello spettacolo dal vivo, rafforzand­o le zone culturalme­nte più emarginate.

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La conferenza stampa di ieri mattina in Regione

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