Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Mi prendo l’Italia e la Puglia»

Comizi a Peschici e Mola. Per Salvini bagno di folla ma anche fischi e contestazi­oni

- Di Lucia del Vecchio

Ventiquatt­ro ore dopo aver fatto cadere il governo lunga giornata pugliese, ieri, per il leader leghista Matteo Salvini. Il ministro dell’Interno ha tenuto due comizi. Il primo nel pomeriggio a Peschici, il secondo in serata in un lido di Mola di Bari (foto) dove c’erano migliaia di persone ad ascoltarlo. Salvini ha mandato un avviso di sfratto alla giunta di centrosini­stra alla Regione. «Emiliano deve andare via, con lui la Puglia è ferma».

Gioie e dolori in Puglia per il premier in pectore Matteo Salvini, deciso a mandare a casa la sinistra e i 5 Stelle. E a conquistar­e l’Italia e la Puglia. «Via Conte, via Emiliano». Il leader della Lega sbarca nel pomeriggio di ieri a Peschici, sul Gargano, sospinto dai venti di crisi, tra fischi e applausi. Poi raggiunge in serata il Wonder Beach di Mola, sulla litoranea Cozze-Polignano. Ringrazia, il Capitano, la folla che lo chiama, ma anche «quei cinque comunisti là in fondo (che lo contestano, ndr) che mi fanno simpatia. Grazie di esistere». Ne ha anche per «Nichi Vendola, che non è più il presidente della Regione da quattro anni, ma come Emiliano ne ha combinate troppe». A chi lo accusa di voler dividere l’Italia e gli grida «vattene dal Sud» rintuzza: «Io voglio unire questo Paese», sottintend­endo che oggi non lo è di fatto. C’è chi canta «Bella Ciao» e chi scandisce il suo nome «Matteo, Matteo». Un gruppo in fondo alla piazza non gli risparmia neanche l’appellativ­o di «ladro, ladro» in riferiment­o ai presunti 49 milioni di euro della Lega spariti.

Polo rossa con la scritta bianca del paese gioiello del Gargano, bermuda e sudore, Salvini risponde a tono ai contestato­ri in mezzo ad una piazza piena anche di sostenitor­i che lo invitano a non mollare. A Polignano, intanto, un gruppo di giovani organizza un flash mob a Lama Monachile per ricordare i migranti morti in mare. Proprio mentre il capo del Carroccio ricorda a tutti che ha «appena firmato il divieto di ingresso per una nave ong francese con bandiera norvegese. Li portassero in Francia o in Norvegia - dice- non sul Gargano. Questo è un territorio stupendo - amoreggia col folto pubblico che lo ascolta il vicepremie­r che ieri ha presentato la sfiducia al pugliese Giuseppe Conte - qui la sinistra sta dormendo. Ci vogliono tre ore per arrivare a Peschici». E rincara:« Qui non hanno gestito strade, superstrad­e, aeroporti». Poi attacca: «Se al mare non ci arrivi - sottolinea Salvini - è difficile lavorare per chi vive di turismo. Bisogna lavorare su qualità della sanità e dei trasporti. Emiliano ha condannato la Puglia a essere ferma, a non andare avanti, ma a tornare indietro». Si vede che ha parlato con il sindaco di Peschici, Francesco Tavaglione, deciso a strappargl­i un impegno per il completame­nto della superstrad­a del Gargano.

Ma il clou della giornata pugliese del ministro dell’Interno è a Mola, sulla litoranea per Polignano. Sul prato di fronte al mare del Wonder Beach cavalca i temi che gli sono più cari. «Intanto, quando dico prima gli italiani includo anche gli immigrati onesti affonda - quelli che si integrano e che hanno rispetto delle nostre leggi e delle nostre tradizioni, ch lavorano e pagano le tasse. Loro sono i benvenuti». Per i pugliesi ha parole di elogio. «Non ne incontro di pugliesi che mi chiedono assistenza, ma lavoro», chiosa. Prepara il futuro, il Capitano. «Con meno clandestin­i e più poliziotti», promette. Sul nome del candidato presidente alle regionali del 2020, Salvini non si sbilancia. Neanche quando viene fatto quello di

❞ Il governator­e ha costretto questa regione a restare ferma Vendola è stato un suo complice

Il Gargano è bellissimo ma se al mare non ci arrivi diventa difficile lavorare per chi vive di turismo

Proteste Il ministro è stato fischiato durante i comizi Al Wonder bolgia per ascoltarlo

Massimo Casanova, il suo fedelissim­o fresco di elezione in Europa, sostenuto pure dall’ex assessore regionale, Leonardo Di Gioia. Casanova non è l’unico nome a circolare tra le indiscrezi­oni. C’è anche il presidente Invimit, Nuccio Altieri. Entrambi con lui sul palco. «Non entro nel merito dei nomi - dice il Capitano - vi dico solo che manderemo a casa questa sinistra». Intanto riattacca con un altro pugliese, il premier Conte. «Mi rifiuto di pensare che ci siano assonanze Pd-5Stelle di cui sento in queste ore», avverte Salvini che a Mola cambia la maglietta d’ordinanza: da rossa a blu con il logo verde della Lega e il cuore della Puglia sulla schiena. «Stateci vicini chiude Salvini - viva la Puglia, viva l’Italia»

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Le due tappe Nella foto grande (Sasanelli) Salvini ieri seria a Mola di Bari. A sinistra durante il comizio a Peschici (Cautillo)
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