Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Ombrelloni selvaggi e multe per il pesce Il caos di Torre Quetta
Guardia costiera in azione, multe fino a 1.500 euro
Spazi occupati abusivamente e chili di pesce trovati senza etichetta. A Torre Quetta, la spiaggia sul lungomare a Sud di Bari, giovedì sera è tornata la guardia costiera. A distanza di dieci giorni dall’ultimo blitz. I militari hanno controllato i pub, i ristoranti e le aree adibite a lido e, anche questa volta, sono state riscontrate irregolarità con conseguenti multe ai gestori di attività di somministrazione di cibo: sono stati infatti trovati 30 chili di pesce senza etichetta. Nei giorni scorsi nel corso di un altro blitz di guardia costiera e carabinieri furono rilevate molte altre irregolarità.
Spazi occupati abusivamente e chili di pesce trovati senza l’obbligatoria etichettatura così da per renderlo rintracciabile. A Torre Quetta, la spiaggia pubblica sul lungomare a Sud di Bari, giovedì sera è tornata la guardia costiera. A distanza di dieci giorni dall’ultimo blitz.
I militari hanno controllato i pub, i ristoranti e le aree adibite a lido e, anche questa volta, sono state riscontrate irregolarità con conseguenti multe ai gestori di attività di somministrazione di cibo: sono stati infatti trovati 30 chili di pesce senza etichetta: i verbali ammontano a 1.500 euro. Nel mirino una terza attività commerciale che aveva occupato abusivamente un’area demaniale con ombrelloni, sedie e tavolini. In sostanza il titolare dell’attività si era impossessato di un’area più grande rispetto a quella che gli era stata data in concessione. Per questo sono stati sequestrati otto tavolini e cinque ombrelloni.
La spiaggia di Torre Quetta, meta di tantissimi baresi nelle sere d’estate, è stata data in concessione dal Comune ad un’associazione temporanea di imprese che, a sua volta, ha poi subappaltato spazi ad imprese ed altri servizi di ristorazione, bar e noleggio di attrezzature da spiaggia.
Il blitz di giovedì segue quello dello scorso 31 luglio quando guardia costiera e carabinieri del Noe (nucleo antisofisticazione) riscontrarono moltissime violazioni:, il titolare di uno dei chioschi fu denunciato per aver occupato abusivamente circa 100 metri quadri di suolo demaniale marittimo con sedie, tavoli e panche. Ad altri due imprenditori fu notificato un provvedimento di sospensione dell’attività. Fu accertato che avevano alle dipendenze due lavoratori in nero su tre. Agli stessi imprenditori furono contestate altre violazioni per omissione delle procedure di autocontrollo H.a.c.c.p. e, nel corso delle verifiche furono rilevate anche altre irregolarità. La mancanza, ad esempio, del numero minimo di postazioni di salvataggio, l’assenza di boe di segnalazione relative al limite acque sicure e al limite acque destinate alla balneazione e addirittura la mancanza delle dotazioni di primo soccorso. Le sanzioni conseguenti alle violazioni ammontarono a quasi 15 mila euro.
Ma carabinieri e militari della guardia costiera sequestrarono anche due aree confinanti nelle vicinanze di un chiosco che svolgeva attività di friggitoria. In quel caso furono verificate violazioni ambientali, vale a dire lo sversamento nel terreno di olio vegetale esausto, quello cioè utilizzato per friggere.
Poco più di un mese fa, sempre a Torre Quetta, gli agenti della polizia locale nell’ambito di specifici controlli sulla movida barese, sequestrano
la strumentazione di un locale per disturbo della quiete pubblica: al momento del blitz c’era uno spettacolo abusivo. Il titolare del locale e il dj furono denunciati.
Non c’è pace per Torre Quetta quest’anno e, ad ogni controllo, le forze di polizia rilevano sempre nuove irregolarità da parte di alcuni gestori dei chioschi che, pur invitati a mettersi in regola, continuano ad non rispettare le regole.
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