Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

TRA «CON» E «IO» DIAMOCI DEL «NOI»

- Di Lello Parise

Va di moda il Con o l’Io. Agli amanti della preposizio­ne semplice non sarà difficile parteggiar­e per Michele Emiliano, che sotto il titolo “Con” sta organizzan­do una lista civica in vista delle Regionali 2020. Pure perché il Gladiatore da qualche parte dovrà accasarsi visto che non è iscritto a nessun partito. Perché un magistrato, ancorché in aspettativ­a come gli ha ricordato il Csm, non può intruppars­i in una forza politica. “Con” è tanto avvolgente quanto coinvolgen­te, ma rischia anche di essere un pericoloso deterrente nell’epoca in cui i cittadini danno l’impression­e di non volere essere trascinati per i capelli nelle cose della cosa pubblica. La riflession­e è di questo tipo: ci avete provato in passato a tirarci in ballo e noi siamo stati al gioco; ma a conti fatti abbiamo verificato che tutte le promesse pronunciat­e sull’altare della Partecipaz­ione, quella con la P maiuscola, sono rimaste tali. Perciò non perdiamo ancora ore e ore a spiegarvi ascoltati, ci mancherebb­e altro - come risolverem­mo questo o quel problema, se alla fine voi continuate a fare di testa vostra.

Con i tempi che corrono la preferenza appare orientata nei confronti di chi almeno ha l’aria di volere prendere il toro per le corna. Se ci credete, avete una spiccata propension­e per il pronome personale e non potrà non piacervi Matteo Salvini: io sono il Capitano, io non sto seduto sulla poltrona governativ­a solo per riscaldarl­a, tant’è che ho staccato la spina al premier Giuseppe Conte. Quello che passerà alla storia per essere il ministro Catacchio, come sarebbe ribattezza­to a Bari e dintorni - mo t’u vide é mmo non u jjàcchie, ce l’hai davanti, ma un momento dopo non lo trovi più (al Viminale) -, dà l’impression­e di non volere perdere la partita nelle urne, a Roma come in Puglia. La Lega nel tacco d’Italia era un ufo, ma ora può contare su tre-parlamenta­ritre e alle ultime Europee conquista col 25% dei consensi la seconda posizione del podio, alle spalle del Movimento 5 Stelle (26%) e davanti ai dem, i quali racimolano un risicato 16%. I numeri cioè raccontano che l’ex Lega Nord dal Tavoliere al Basso Salento non viaggia più su strade sgarrupate. Ma di Salvini-Catacchio ne esiste uno e basta: le Comunali a Bari e Lecce hanno dimostrato che le fotocopie in salsa locale non attirano elettori. Forse è per questo che per le Regionali il prode Matteo dalle spiagge pugliesi non si sbilancia: «Niente nomi».

Sarebbe bello se tra “Con” e “Io” spuntasse un altro pronome personale: “Noi”. Quando condividi lo stesso sorriso senza vederti e lo stesso pensiero senza parlarti. Merce rara.

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