Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il Bari debutta in Coppa Italia Cornacchini: «Antenucci nostro leader»
Cornacchini ci crede. Stasera (20.30) la Coppa Italia: previsti oltre 5 mila spettatori
«La squadra è stata costruita per vincere, siamo attrezzati per farlo». Parole di Giovanni Cornacchini, concetti espressi nel corso della prima conferenza stampa pre partita della nuova stagione del Bari. Il tecnico marchigiano, che ha guidato i biancorossi al trionfo in serie D, è pronto a ripartire dalla C. Ma prima, ovvero oggi, c’è la coppa Italia. Stasera i “galletti” affronteranno la Paganese nella seconda giornata della fase eliminatoria. Calcio d’inizio alle 20.30, davanti a un pubblico che si preannuncia abbastanza caldo. Ieri sera erano circa 5mila i biglietti già venduti, mentre in generale il clima è letteralmente incandescente, con le sottoscrizioni salite a 5600. Un’atmosfera del genere merita un Bari quanto meno affascinante. E Cornacchini è pronto alla sfida. «Ci teniamo – ha proseguito – anche se sappiamo di non essere al top. Faremo bene, proveremo a individuare le soluzioni migliori, per trovare la quadratura in vista del campionato».
Da quanto trapela, il Bari sarà schierato con il 4-4-2, declinabile, a seconda delle circostanze del match, in un più offensivo 4-2-3-1. Probabile sia il preludio, quando tutti saranno al top, di un 4-3-3 molto ambizioso, per certi versi stuzzicante. Oggi, allora, davanti a Frattali, la difesa sarà composta da Berra, Di Cesare, Sabbione (ma non si esclude l’utilizzo
❞ Alcuni calciatori sono un po’ indietro con la condizione Floriano è reduce da un infortunio
di Perrotta) e Costa. La coppia di mediani sarà formata da Hamlili e Scavone, mentre gli esterni offensivi saranno presumibilmente Kupisz e Terrani. Davanti, con Antenucci, ecco uno tra Neglia e Simeri. «Due o tre giocatori – ha detto ancora Cornacchini, parlando della formazione – sono un po’ indietro. Floriano è reduce da un infortunio, Ferrari è arrivato da pochi giorni. Schiavone, che ha raggiunto il ritiro in corso d’opera, poi ha avuto un piccolo problema fisico».
Tutti loro sono stati convocati, ma non saranno utilizzati dal primo minuto. Occhi puntati soprattutto su Mirco Antenucci. Il bomber molisano acquistato dalla Spal dopo due tornei nella massima serie, è l’autentico valore aggiunto. «Se dovessi scegliere un giocatore che mi ha stupito favorevolmente— è il suo commento —opterei proprio su di lui, ma non solo per le qualità di calciatore. Mi ha dato impressione di una professionalità incredibile. È un leader seguito da tutti gli altri. Uno con quelle caratteristiche per noi sarà molto importante». Praticamente imprescindibile. D’altronde la differenza più spiccata rispetto alla scorsa annata sta proprio nella qualità degli interpreti. Non è solo un fatto di profili (chiaramente più elevati, vista la categoria superiore), bensì di connotati. Questo Bari è stato pensato per giocare più e meglio a calcio, per far divertire. Accanto alla conclamata praticità allora, ecco qualche bollicina in più. E quando D’Ursi, Floriano, lo stesso Schiavone, saranno al top, le carte in mano all’allenatore saranno tante e valorose.
L’imbarazzo della scelta. Per questo sulle sue spalle ci sono responsabilità notevoli. «Se per me sarà il campionato della svolta? Non mi pongo questa domanda – spiega – Le difficoltà, come c’erano l’anno scorso, ci saranno quest’anno. La categoria è diversa, le avversarie competitive. Compagini che da diversi anni non riescono a vincere. Sono molto sereno, ho entusiasmo, voglia e passione». Al punto da aver già riposto nel cassetto qualche mugugno serpeggiato tra i tifosi dopo la decisione della società di confermarlo. «Non sono cose che mi hanno deluso — conclude — piuttosto mi hanno dato motivazioni enormi, in qualche circostanza mi hanno fatto anche sorridere. Di certo sono uno stimolo a fare bene e a stare sull’attenti».
Antenucci? Mi ha stupito non solo per le qualità É un leader seguito da tutti i suoi compagni
Sui mugugni dei tifosi «Non sono cose che mi hanno deluso, anzi, sono uno stimolo a stare sull’attenti»