Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Morte e sciopero Il premio di Mittal a chi ha lavorato
I sindacati: in busta 500 euro, peggio dei Riva
Da 500 euro in su, a seconda della posizione lavorativa. È quanto si sono ritrovati, a loro insaputa, nella busta paga di luglio un certo numero di dipendenti, ancora da precisare, dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal di Taranto. Non ci sarebbe nulla di scandaloso se non fosse che, secondo quanto sostengono tutti i sindacati, dalla Usb che ha sollevato il caso a Fim, Fiom e Uilm, quei soldi sono serviti a ricompensare tutti i “preposti” che non hanno partecipato allo sciopero successivo alla morte di Mimmo Massaro, il gruista travolto il 10 luglio scorso dalla tromba d’aria insieme con la sua gru e rimasto ucciso.
Il Comune di Taranto ha predisposto un piano triennale (2019-21) che prevede 300 assunzioni: 200 entro dicembre e altre 100 nei prossimi due anni. È quanto annunciato dal sindaco, Rinaldo Melucci, e dall’assessore al personale e società partecipate, Paolo Castronovi. L’amministrazione è riuscita a utilizzare le risorse economiche che consentono all’ente di uscire dai limiti imposti dal dissesto finanziario (aperto nel 2006). La modalità di assunzione è l’evidenza pubblica tramite procedura concorsuale o selezione attraverso i centri per l’impiego. «È un’altra promessa mantenuta, insieme all’uscita dal dissesto economico, tra le più sentite dai cittadini. È una di quelle iniziative - ha detto Melucci che avrà presto effetti molto positivi sulla qualità dei servizi che il Comune di Taranto presta alla comunità».