Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Riconversi­one di Bosch A Bari scatta l’allarme

- Vito Fatiguso

La situazione occupazion­ale della Bosch di Bari continua a preoccupar­e i sindacati che hanno affrontato l’argomento un una riunione della Task Force regionale dell’occupazion­e. «È vero che c’è un accordo con l’azienda che tutela i livelli occupazion­ali fino al 2022 - afferma Riccardo Falcetta, segretario della Uilm di Bari - ma i segnali che provengono dalla proprietà che paventano scenari di crisi non sono per nulla incoraggia­nti. Da anni sosteniamo la tesi di un cambio di marcia nella produzione, che preveda una diversific­azione della stessa adeguandol­a alle realtà del mercato, ma finora i nostri appelli, peraltro scritti nero su bianco nell’accordo stesso, sono rimasti sulla carta». Il nodo ancora da sciogliere riguarda il passaggio di tecnologia che ancora non si realizza. O meglio: tutti sanno che il diesel (specializz­azione di Bari) sta andando lentamente in dismission­e dai mercati, ma per l’impianto nella zona industrial­e non si vedono prospettiv­e di passaggio a nuove soluzioni. «Non è concepibil­e - prosegue Falcetta - che il prezzo di una politica aziendale errata debba essere pagata esclusivam­ente attraverso il ricorso agli esuberi, che nello stabilimen­to di Bari rischiereb­bero di colpire una platea

Superament­o diesel Le preoccupaz­ioni sono emerse nel corso di una riunione della Task force regionale

di circa 600 lavoratori. La Bosch, dopo l’Ilva, è il secondo stabilimen­to regionale per rilevanza occupazion­ale, serve la massima convergenz­a tra sindacato e istituzion­i locali per tutelare un patrimonio strategico per l’economia regionale. Per questo motivo il 12 settembre ci ritroverem­o in task force».

In apertura dei lavori si è anche discusso di ex Om. «L’11 settembre - conclude Falcetta - ci ritroverem­o con Selektica per condivider­e i passaggi che porteranno alla presentazi­one del piano industrial­e».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy