Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Pagano: «Per ex Ilva e xylella non bastano i governicchi»
Il deputato che sta dalla parte del segretario
« Le parole di Matteo Renzi lasciano il tempo che trovano. Cambia idea ogni cinque minuti. Niente governicchi. Voto subito, oppure governo di legislatura. Per il bene del Paese e anche della Puglia». A parlare è Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Pd, fedelissimo di Michele Emiliano.
Onorevole, i dossier pugliesi, dall’Ilva alla xylella, scottano. La crisi apre a ripercussioni serie?
«Il governo gialloverde prima o poi doveva implodere. D’altronde le regioni del nord hanno chiesto conto a Matteo Salvini dell’autonomia regionale differenziata al palo. Di questo, bisogna dare merito al premier Conte che ha saputo resistere. Intanto, però, occorre portare la crisi in Palamento. E mi auguro che oggi in Senato si decida di calendarizzare prima la sfiducia al ministro dell’Interno presentata dal Pd e poi quella al premier Conte presentata dalla Lega».
Ma il vostro ex segretario propone un’alleanza con il M5S. Che ne pensa?
«No a governicchi. Non servono. La penso come il segretario Nicola Zingaretti. Innanzitutto, è il capo dello Stato a dover gestire la crisi. Alla condizione attuale la tesi più accreditata è quella del voto in autunno. In ogni caso, penso che dovremmo, in sede di discussione e voto di sfiducia, verificare la resipiscenza del M5S che in questi 15 mesi ha permesso a Salvini di fare quello che voleva. Se ci fossero le condizioni, verificate da Mattarella, su temi seri e voltando pagina, si potrebbe pensare a un governo di legislatura. Certo, non con gli stessi protagonisti del Movimento 5 Stelle dell’ultimo biennio».
Salvini è venuto in Puglia a dare lo sfratto a Emiliano.
«Salvini sta portando il Paese sull’orlo dell’esercizio provvisorio. Altro che sfratto».
Il leader della Lega ricompatta il centrosinistra pugliese unito contro di lui?
«Quella di Salvini è una destra reazionaria rappresentata in Puglia da personaggetti di dubbie qualità istituzionali. L’esperienza Emiliano non può essere neanche lontanamente paragonabile a una a guida leghista».
Conte ha comunque il merito di aver fermato la corsa alle autonomie