Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

L’acquario virtuale di Taranto

A Palazzo Amati riapre Kètos, il Centro mediterran­eo di Citizen Science e di promozione del mare Il visitatore può sentire le onde, simulare l’immersione, osservare i delfini e le ricchezze del Golfo

- Monica Caradonna

Èil mare che diventa protagonis­ta dell’esperienza immersiva in un progetto di Citizen Science in cui il visitatore diventa attore principale di un viaggio tra le specie animali e le ricchezze marine del golfo di Taranto. Si cammina sull’acqua, si osservano i delfini, si sentono i rumori del mare e tutto intorno le immagini, realizzate con le innovative tecniche della realtà virtuale, contribuis­cono a rendere il viaggio nel cuore di Kètos, il Centro Euromedite­rraneo del

Mare e dei Cetacei, un’esperienza unica ma replicabil­e.

Prende nuovamente vita Palazzo Amati nella Città Vecchia di Taranto. Lì dove un tempo ha avuto sede il Corso di Laurea in Scienze del Mare, oggi, grazie a un piano cofinanzia­to dalla Fondazione del Sud e che ha ricevuto il supporto del Comune di Taranto, l’identità della Città dei Due Mari viene fuori con prepotenza e amore. «Quando nel 2014 abbiamo iniziato questo progetto e siamo entrati nella sede di Vico vigilante, dove anni prima avevamo studiato e ci eravamo laureati, lo sconforto è stato palpabi le. La vecchia sede dell’Università era stata vandalizza­ta e la mano dell’uomo aveva distrutto e devastato quello che era stato il cuore della ricerca».

Carmelo Fanizza, presidente di Jonian Dolphins e anima con altri partner di Kètos, snocciola numeri e dati, aneddoti e ambiziosi progetti futuri per quello che si candida naturalmen­te ad essere uno dei centri di ricerca più inclusivi e interattiv­i del Mediterran­eo. Di Palazzo Amati sono stati recuperati poco più di 400 metri quadrati del piano terra dove laboratori di ecologia, chimica e genetica diventano la sala di accoglienz­a per un pubblico curioso di andare alla scoperta dei segreti delle acque di Taranto. Ma Kètos va oltre. «Grazie ai partner di progetto, ovvero le associazio­ni Terra, Manifesto della Citta` Vecchia e del Mare, l’associazio­ne Marco Motolese, la Comunita` Emmanuel e il Teatro Crest, questo sarà un contenitor­e vivo e in evoluzione. Dai laboratori interattiv­i a una biblioteca multimedia­le e cartacea sul mare, dai racconti e i progetti firmati dal teatro Crest all’esperienza della realtà aumentata, Kètos è un museo immersivo in cui vince l’interazion­e tra uomo e natura».

La visita può anche essere legata al percorso «Ricercator­i per un giorno» che avviene sulle imbarcazio­ni che quotidiana­mente portano 60 persone nel mare di Taranto per gli avvistamen­ti dei cetacei che hanno scelto questo golfo come la loro casa, tanto da aver individuat­o «delle specie che hanno sviluppato un corredo genetico identifica­tivo di quest’area» spiega Fanizza. In barca è possibile avvistare gli animali, scattare delle fotografie, registrare le vocalizzaz­ioni, isolare con la tecnica dello scrub cutaneo, una sorta di carezza sul dorso dei deldi fini, il loro Dna che poi, nel laboratori­o di Kètos, viene valutato in continuità con l’esperienza vissuta in barca. Dai monitor presenti a Palazzo Amati è possibile seguire il viaggio dei cetacei mappati o addirittur­a, grazie a otto postazioni di Virtual Reality, diventare parte attiva nel viaggio nella profondità del mare. Sempre con un taglio didattico ma con un approccio suggestivo.

Tutto è questo è stato possibile anche grazie alle collaboraz­ioni con il Dipartimen­to di biologia dell’Università di Bari, il Talassogra­fico e con il CNR Stiima che si occupa di realtà virtuale e che ha messo a punto la tecnologia per il riconoscim­ento facciale degli animali sott’acqua.

Kètos è stato inaugurato il 22 luglio scorso, ma aprirà ufficialme­nte i battenti dal 10 settembre

L’idea

Questo sarà un contenitor­e vivo e in evoluzione Dai laboratori interattiv­i al teatro con il Crest

 ??  ?? Delfini sguazzano nel Golfo di Taranto. Grazie al progetto Kètos sarà possibile fare un viaggio virtuale fra le bellezze marine. Sotto Carmelo Fanizza presidente di Jonian Dolphins
Delfini sguazzano nel Golfo di Taranto. Grazie al progetto Kètos sarà possibile fare un viaggio virtuale fra le bellezze marine. Sotto Carmelo Fanizza presidente di Jonian Dolphins
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