Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Ore 2: in marcia per la pace nel nome di don Tonino
Dalla tomba di don Tonino Bello, ad Alessano, fino alla santuario di Leuca: il Salento celebra l’alba di pace e si candida a diventare un grande laboratorio di speranza del Mediterraneo per sconfiggere barriere e differenze. I protagonisti della marcia della pace, che partirà stanotte alle 2 dalla tomba di don Tonino Bello, saranno soprattutto i giovani che percorreranno la «Via dei Pellegrini», attraverso stradine rurali costellate dalla presenza di cripte, cappelle e chiese. L’arrivo a Santa Maria di Leuca è previsto alle 6.
L’evento, giunto alla quarta edizione, è organizzato dalla
Fondazione di partecipazione Parco Culturale Ecclesiale «Terre del Capo di Leuca - De Finibus Terrae». Stefano Ancora, presidente della Fondazione, spiega: «Sperimentiamo la convivialità delle differenze, ovvero l’eredità morale e spirituale che ci ha consegnato don Tonino Bello lavorando per realizzare proprio qui in Salento un grande laboratorio di speranza e di pace nel Mediterraneo, che coinvolga anzitutto i giovani». Il direttore Federico Massimo Ceschin aggiunge: «Guardiamo a future edizioni con la prospettiva di veder crescere ulteriormente questa agorà in termini di cooperazione internazionale e di rapporto con tutte le istituzioni, le realtà e i fermenti attivi della società civile che operano o intendono operare per diffondere una cultura del dialogo interculturale e interreligioso capace di abbattere le barriere e di costruire le fondamenta di un futuro più aperto, più inclusivo e più giusto».
La marcia partirà intorno alle ore 2 dopo il concerto della Notte della Taranta ad Alessano. Il percorso seguirà la «Via dei Pellegrini», come detto attraverso stradine rurali costellate dalla presenza di numerose cripte, cappelle e chiese intitolate alla Vergine Maria, parte della via Leucadense che – insieme alla via Traiana Calabra e alla messapica via Sallentina – rappresentano il cuore del programma «Cammini di Leuca», ambizioso programma di rigenerazione e riqualificazione cui la Fondazione «De Finibus Terrae» dedica ogni energia dal 2016, di concerto con le comunità locali. L’arrivo a Santa Maria di Leuca è previsto alle prime luci dell’alba, intorno alle 6, quando avverrà l’accensione dell’illuminazione della scalinata monumentale. Infine sul piazzale del Santuario, dopo la cerimonia eucaristica di monsignor Vito Angiuli (vescovo di Ugento), avverrà la proclamazione della Carta di Leuca 2019.