Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il padre di Pozzovivo: «Ha rischiato di morire per il gesto di un folle»
Leonardo, il genitore: «L’auto andava contromano»
Sarà trasferito in Svizzera, Domenico Pozzovivo. Il ciclista del Bahrain Merida, di Montalbano Ionico, investito lunedì mentre si allenava sulla strada per Dipignano, nel cosentino. Sarà trasportato a Lugano, in aereo, per approfondimenti chirurgici. Decisione arrivata dopo un delicato intervento, durato sei ore, nell’ospedale Annunziata di Cosenza: una «osteosintesi con chiodo endomidollare bloccato, per rimettere in asse la gamba», fa sapere l’equipe di medici guidata dal primario del reparto di Ortopedia, Cipparrone. A preoccupare maggiormente è il gomito. Presenta una frattura pluriframmentata ed esposta. La situazione è complessa. L’atleta ha riportato rotture in varie parti del corpo e ferite al volto. Il papà di Domenico, Leonardo, alza la voce sul tema della sicurezza: «Hanno arricchito le strade con telecamere e autovelox, ma servirebbero presidi costanti con agenti pronti a intervenire ogni volta che c’è una violazione, fermando chi può aver bevuto o chi sta infrangendo il codice della strada. Solo così si possono evitare le tragedie. Alla guida dell’auto che ha travolto Domenico - una Fiat Punto - c’era un neopatentato, un diciannovenne che andava contromano. Mio figlio ha corso il rischio di morire». Lo scontro è stato frontale. Sugli altri aspetti sta indagando la Polizia locale. Nel frattempo i timori sono quelli manifestati dal giovane stesso. La paura cioè che la carriera venga irrimediabilmente compromessa. E’ il secondo grave infortunio per Domenico. Circa un anno fa, un altro incidente. «Non so quante squadre saranno disposte ad investire su di lui in futuro», commenta con rammarico il padre. In primavera, peraltro, il 36enne aveva subito un intervento maxillofacciale, dopo una caduta alla Freccia Vallone. Di ritorno dal tour di Polonia, Pozzovivo si stava preparando per la Vuelta. Appuntamento che sarà costretto a saltare. E’ il primo lucano ad aver partecipato al Giro d’Italia e alle corse più prestigiose. Parla dall’ospedale, il genitore. «Domenico era in costante allenamento. Non immaginavamo che potesse accadergli qualcosa di brutto durante una semplice preparazione. La notizia dell’incidente ci ha spiazzati».
Per evitare tragedie occorrono presidi costanti e agenti pronti a intervenire dopo ogni violazione