Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Pausa pranzo, crolla il soffitto All’ex Provincia illesi per caso

Nella sede metropolit­ana di via Positano i dipendenti erano in pausa pranzo

- di Francesco Petruzzell­i

Tanta paura ma nessun ferito qualche giorno fa nella sede metropolit­ana Risorse Umane e Sicurezza sul Lavoro, al primo piano di un palazzo di via Positano, al quartiere Madonnella di Bari. Giù il soffitto nella stanza dell’archivio, resa inagibile dopo l’intervento e la messa in sicurezza dei vigili del fuoco. In allarme i sindacati: «Non siamo stati informati». E intanto ieri mattina vigili del fuoco in azione anche al Comune di Bari, per il distacco di alcuni calcinacci sul lato di via Cairoli.

Il crollo all’improvviso. Intorno alle ore 13, poco prima della pausa pranzo. Giù una parte del solaio, con cumuli di detriti e di polvere su scrivanie, armadi e pavimento. «Ma solo dopo l’intervento dei vigili del fuoco che hanno picconato gli ambienti» precisano dall’ente, cercando di minimizzar­e l’accaduto.

Una scena quanto basta, però, a gettare preoccupaz­ione tra i dipendenti. A dir la verità non tantissimi, visto che l’incidente si è verificato qualche giorno fa in stanze e corridoi a ranghi ridotti, a causa del piano ferie. E senza la presenza di pubblico. Ma in ogni caso la preoccupaz­ione è palpabile, anche se dall’amministra­zione annunciano «l’avvio di lavori di consolidam­ento decisi sin da subito».

Perde pezzi la Città Metropolit­ana di Bari. Non negli storici ed elegantiss­imi ambienti della sede di rappresent­anza di via Spalato, ma negli uffici decentrati. Quelli dove tra appartamen­ti in affitto, stanze di proprietà o per nulla idonee, vengono delegati alcuni servizi al pubblico.

È il caso del palazzo al civico 4 di via Positano, al quartiere Madonnella, poco distante da via Spalato, dove alcuni giorni fa sono venuti giù dei pezzi del soffitto. Al primo piano, sede degli uffici - ironia della sorte - Risorse Umane e Sicurezza del lavoro. E precisamen­te nell’archivio del personale. Una stanza poco battuta, ma che ha costretto l’ente a evacuare il personale per permettere ai vigili del fuoco di fare tutti gli accertamen­ti del caso, disponendo l’inagibilit­à della stanza e vietando l’accesso ad alcuni corridoi e servizi igienici attigui. «Fortunatam­ente nessuno si è fatto male e non abbiamo mai avvertito prima alcun segnale di cedimento. Tutte le operazioni di messa in sicurezza sono state effettuate» spiega la dirigente degli uffici Rosa Dimita.

Secondo i primi rilievi il cedimento sarebbe partito dal solaio del terrazzo che insiste sull’ufficio e non di pertinenza dell’ente metropolit­ano, ma di proprietà privata,

In ogni caso le immagini di armadi e scrivanie imbiancati hanno fatto il giro tra le chat dei dipendenti metropolit­ani, ma non tra i sindacalis­ti. Anzi. «Nessuno ci ha minimament­e

avvertito di questo incidente ed è alquanto grave non coinvolger­e i sindacati - tuona il coordinato­re della Uil Fpl Area Metropolit­ana di Bari, Davide De Gregorio -. Come sempre accade che il pubblico sia rigoroso nei controlli sui privati e non in quelli in casa propria. Occorre un monitoragg­io chiaro su tutti gli uffici metropolit­ani per garantire tutele e sicurezze ai lavoratori». Da tempo infatti i sindacati chiedono che la Città Metropolit­ana faccia una sorta di punto su tutto il suo patrimonio immobiliar­e. Perché sarà pur cambiato il nome istituzion­ale, ma il nuovo ente nato quasi cinque anni fa si porta dietro tutti i problemi logistici e struttural­i della ex Provincia di Bari. Sedi spezzatino, arcipelago di uffici e costi di locazione e di oneri condominal­i per svariati milioni di euro all’anno. «Senza dimenticar­e - sottolinea il sindacalis­ta De Gregorio - l’eterno problema delle barriere architetto­niche. A nostro avviso non tutti gli uffici sono a norma».

E i sindacati annunciano battaglia, sia alla Città Metropolit­ana e sia al Comune di Bari, anche sugli incarichi ai responsabi­li della sicurezza sui posti di lavoro. «Ci risultano figure - sottolinea De Gregorio - sprovviste della qualifica adatta a ricoprire un simile ruolo».

Ma intanto altri problemi struttural­i si registrano questa volta a Palazzo di Città. Ieri mattina una squadra dei vigili del fuoco è intervenut­a per la caduta di calcinacci sulla facciata dell’ingresso laterale di via Cairoli. Anche in questo caso, fortunatam­ente, non si registrano danni o feriti. Sul marciapied­i è stata sistemata una sedia a mo’ di transenna con del nastro biancoross­o. In ogni caso anche la sede municipale, restaurata meno di quindici anni fa, inizia a mostrare cedimenti. Basta alzare lo sguardo su tutti e quattro i lati del palazzo e notare macchie di umidità e una pitturazio­ne ormai sbiadita. Per non parlare delle incrostazi­oni attorno a finestre e balconi Insomma, una situazione non proprio consona alla rappresent­anza istituzion­ale e all’imminente riapertura, per il prossimo anno, del rinato teatro Piccinni. Incastonat­o in un palazzo municipale non proprio da opera prima.

Il panico

Giorni fa tanta paura per la caduta del solaio nelle stanze del settore Personale

L’allarme Vigili del fuoco in azione ieri anche a Palazzo di città sulla facciata di via Cairoli

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Gli interni dell’ufficio Risorse Umane della Città Metropolit­ana, in via Positano durante l’intervento dei vigili del fuoco. A sinistra una squadra dei vigili del fuoco intervenut­a ieri mattina per la caduta di calcinacci da Palazzo di Città a Bari
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Gli esterni degli uffici di via Positano, al lato gli interni dove è avvenuto il crollo

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