Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Incoronata da Lonely Planet ma senza cartelli per i turisti

Bus navetta senza indicazion­i né per le spiagge, né per il centro E per Trulli e Sassi si improvvisa

- Di Francesco Petruzzell­i

Indicazion­i per Alberobell­o e Matera? Non pervenute. Informazio­ni su lidi, percorsi dei bus e servizi? Neanche a parlarne. Ecco la giornata tipo di un turista che si imbatte a Bari, città incoronata da Lonely Planet tra le migliori mete estive. E l’assessore Pierucci annuncia: «Farò la turista per un giorno».

Lo scrive il turista di Madrid. Non meno di tre settimane fa su Tripadviso­r: «Un disastro. Abbiamo chiesto a dieci autisti e addetti e ognuno ci ha detto qualcosa di diverso». Il turista spagnolo chiedeva solo indicazion­i su come raggiunger­e Alberobell­o dalla stazione di Bari. Per un motivo sempliciss­imo. In piazza Moro non c’è alcun cartello che indichi al visitatore o che arrivi da Brescia o che arrivi dal Giappone - come spostarsi su bus e treno per arrivare nelle mete Unesco: da una parte i Trulli della Valle d’Itria, dall’altra Matera. Nell’anno di grazia in cui la Città dei Sassi è anche Capitale Europea della Cultura.

L’arrabbiatu­ra è del turista inglese. Per informazio­ni chiedere all’agente di viaggio Maurizio Cifali. «Molti di loro soggiornan­o tra la città vecchia e il murattiano e quando arrivano dall’aeroporto con il bus navetta scendono in piazza Moro perché nessun cartello li ha avvertiti dell’altra fermata, più vicina al centro storico, di piazza Garibaldi. Qualcuno ci ha anche detto che siamo pazzi. E in fondo basterebbe un foglio plastifica­to. Nulla di che». Con il risultato di turisti che stancament­e, sudati e sotto il sole trascinano i bagli per tornare indietro. In quelle strade da cui sono passati poco prima a bordo del bus. Gli stessi turisti che - sudati, arrabbiati e sfatti - si incrociano anche nel porto. A macinare quasi due chilometri a piedi. Dai banchi del check in, sulla spianata di Marisabell­a, sino al porto per l’imbarco su navi e traghetti. C’è un servizio di navetta interna, ma pare non essere molto pubblicizz­ato. Anche, e si ritorna al punto di partenza, con dei semplici cartelli su dei semplici fogli A4. Plastifica­ti.

Nella Bari premiata da Lonely Planet - che la indica tra le mete imperdibil­i - succede anche questo. Anzi, ancora questo, nell’estate 2019. La città è piena , i turisti non mancano - in queste sere Bari vecchia è sempre affollata- ma ci sono quei piccoli particolar­i che fanno la differenza. Anche nell’era digitale dove tutto è a portata di app.

«Ma i turisti amano leggere, leggono tutto, qualunque scritta stradale» osserva ancora Cifali snocciolan­do ancora casi toccati con mano.

E che dire, infatti, dei turisti in tenuta da mare attraversa­re le vie del centro per raggiunger­e con asciugaman­i, materassin­i e borse al seguito le spiagge cittadine di Pane e Pomodoro e di Torre Quetta. Nessun cartello, nè al capolinea del bus navetta di piazza Massari, nè alla stazione centrale indica la possibilit­à di raggiunger­e il litorale comodament­e a bordo di un bus e di un treno con aria condiziona­ta. La stessa che domenica scorsa una coppia di spagnoli cercava sull’affollatis­sima linea 16 - che porta all’aeroporto - per avvicinars­i il più possibile alla Cattedrale. Dalla stazione non c’è alcuna freccia, alcun totem o alcun segnale che indichi ad esempio le direzioni per Cattedrale, Basilica, borgo antico, Margherita e Petruzzell­i.

«Il turismo a Bari è stato come uno tsunami. Arrivato all’improvviso e senza essere attrezzati» spiega ancora l’agente di viaggio Cisali, chiedendo l’istituzion­e al Comune di «un super visore del turismo» e ad Amtab di «dotare il sito anche in lingua inglese».

Consigli e suggerimen­ti che il neo assessore al Turismo, Ines Pierucci è pronta a raccoglier­e. «Sono disposta a trascorrer­e un giorno da turista nella mia città. Per prendere appunti e spunti. E sicurament­e, nonostante i passi in avanti fatti dal mio predecesso­re sul centro storico, credo che la segnaletic­a vada implementa­ta». «Nell’ottica della guest card o sulla possibile introduzio­ne dell’imposta di soggiorno, credo che occorra prima aumentare i servizi. Solo così avrebbe un senso». «Il mio giro inizierà martedì». Siete quindi tutti avvisati. Turisti inclusi.

L’assessore Ines Pierucci «Pronta a fare la turista per un giorno nella mia città, solo così possiamo prendere appunti per migliorare e offrire servizi in più»

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Gruppo di turisti armati di macchina fotografic­a davanti alla basilica di San Nicola
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Al lato il capolinea della navetta B per Pane e Pomodoro ma senza indicazion­i sulle spiagge. Sopra un turista nella stazione Fal dove non ci sono cartelli per Matera. In alto l’area portuale del check in
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