Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Le barche di Santa Maria nei cieli di Corato

- Di Giuseppe Di Bisceglie

Galeoni, velieri o semplici barchette per una tradizione che si ripete da secoli, la cui origine è ancora soltanto una supposizio­ne. Nei giorni immediatam­ente precedenti alla festa dell’Assunta, i vicoli del centro antico di Corato, comune collinare a nord di Bari, sono adornati da riproduzio­ni di imbarcazio­ni, realizzate da artisti o semplici cittadini, rigorosame­nte costruite di carta velina con l’anima in canna di bambù. Veri e propri capolavori d’arte a tema marino in una località distante oltre dieci chilometri dalla costa.

Le chiamano le «Barche di Santa Maria» perché vengono esposte soltanto nel periodo dell’Assunta e colorano i vicoli della città che diventano per l’occasione una galleria d’arte a cielo aperto.

Alcuni esperti di storia locale raccontano che la barca era il simbolo che i cristiani erano soliti incidere agli stipiti delle loro abitazioni per riconoscer­si tra di loro nel periodo delle persecuzio­ni romane e che, pertanto, la tradizione delle barche di carta velina abbia una origine ultrasecol­are.

Secondo altre scuole di pensiero, il segno della barca è legato Le barche riprodotte da artisti e cittadini al culto della Madonna come traghettat­rice di anime.

Un’altra suggestiva ipotesi fa risalire la tradizione alla nota Battaglia di Lepanto che vide la Lega Santa istituita da Papa Pio V fermare l’avanzata degli Ottomani intenziona­ti al predominio sul Mediterran­eo.

L’esposizion­e delle «navi cristiane» sarebbe dunque la celebrazio­ne di questa vittoria dei cristiani sulla minaccia delle flotte musulmane dell’Impero Ottomano.

La corrispond­enza dell’esposizion­e con la festività liturgica non lascia dubbi sulla matrice cristiana della tradizione. Rimane comunque un mistero il perché questa tradizione si sia radicata soltanto nella città di Corato.

L’unica certezza, nel ricco paniere delle ipotesi, è che ogni anno a Ferragosto i vicoli cittadini e i balconi delle abitazioni si illuminano con questi manufatti a forma di barca, ognuno con un proprio messaggio spesso attinente a temi di attualità.

Dal 1987 la Pro Loco di Corato ha voluto valorizzar­e questa tradizione, esponendo le barche nei suggestivi vicoli del centro storico e istituendo il concorso «La Barca di Santa Maria», con l’obiettivo di tenere in vita questo momento di folklore tipico coratino e incentivar­e coloro che si preparano all’appuntamen­to con l’esposizion­e della barca, lavorando con pazienza e fantasia.

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