Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Le barche di Santa Maria nei cieli di Corato
Galeoni, velieri o semplici barchette per una tradizione che si ripete da secoli, la cui origine è ancora soltanto una supposizione. Nei giorni immediatamente precedenti alla festa dell’Assunta, i vicoli del centro antico di Corato, comune collinare a nord di Bari, sono adornati da riproduzioni di imbarcazioni, realizzate da artisti o semplici cittadini, rigorosamente costruite di carta velina con l’anima in canna di bambù. Veri e propri capolavori d’arte a tema marino in una località distante oltre dieci chilometri dalla costa.
Le chiamano le «Barche di Santa Maria» perché vengono esposte soltanto nel periodo dell’Assunta e colorano i vicoli della città che diventano per l’occasione una galleria d’arte a cielo aperto.
Alcuni esperti di storia locale raccontano che la barca era il simbolo che i cristiani erano soliti incidere agli stipiti delle loro abitazioni per riconoscersi tra di loro nel periodo delle persecuzioni romane e che, pertanto, la tradizione delle barche di carta velina abbia una origine ultrasecolare.
Secondo altre scuole di pensiero, il segno della barca è legato Le barche riprodotte da artisti e cittadini al culto della Madonna come traghettatrice di anime.
Un’altra suggestiva ipotesi fa risalire la tradizione alla nota Battaglia di Lepanto che vide la Lega Santa istituita da Papa Pio V fermare l’avanzata degli Ottomani intenzionati al predominio sul Mediterraneo.
L’esposizione delle «navi cristiane» sarebbe dunque la celebrazione di questa vittoria dei cristiani sulla minaccia delle flotte musulmane dell’Impero Ottomano.
La corrispondenza dell’esposizione con la festività liturgica non lascia dubbi sulla matrice cristiana della tradizione. Rimane comunque un mistero il perché questa tradizione si sia radicata soltanto nella città di Corato.
L’unica certezza, nel ricco paniere delle ipotesi, è che ogni anno a Ferragosto i vicoli cittadini e i balconi delle abitazioni si illuminano con questi manufatti a forma di barca, ognuno con un proprio messaggio spesso attinente a temi di attualità.
Dal 1987 la Pro Loco di Corato ha voluto valorizzare questa tradizione, esponendo le barche nei suggestivi vicoli del centro storico e istituendo il concorso «La Barca di Santa Maria», con l’obiettivo di tenere in vita questo momento di folklore tipico coratino e incentivare coloro che si preparano all’appuntamento con l’esposizione della barca, lavorando con pazienza e fantasia.