Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

San Paolo in strada per dire «basta» alla puzza di notte

- Di Francesco Petruzzell­i

Èil giallo dell’estate 2019. Il tormentone ambientale. Che toglie il respiro, che non fa dormire. «Quella puzza di gamberi putridi non la sopportiam­o» hanno ripetuto anche ieri i residenti del San Paolo di Bari, scesi in piazza Europa.

E in circa 100 persone, in un venerdì ferragosta­no, si sono date appuntamen­to all’ombra del Direzional­e. «Vogliamo conoscere le responsabi­lità. Qui sono mesi che non dormiamo a causa dei cattivi odori» hanno ripetuto tra i gilet verdi del «Giù le mani dalla nostra terra» e tra i cartelli del «No incenerito­re». Perché da queste parti la battaglia per l’aria libera dai cattivi e strani odori si intreccia anche con la storia dell’impianto dei rifiuti, previsto nella zona Asi, a due passi dai capannoni di Amiu Puglia.

Il Comune, e in particolar­e il sindaco Antonio Decaro, nei giorni scorsi ha promesso di essere vicini al traguardo, all’azienda da cui ogni sera si sprigionan­o queste emissioni odorigene. Da togliere il respiro e da conati di vomito. L’azienda è collocata nella zona industrial­e ricadente nel Comune di Modugno. E la vicenda sta creando anche qualche tensione istituzion­ale tra il sindaco, Nicola Magrone e Decaro, con il primo che chiama in causa Città Metropolit­ana e Regione Puglia «affinché diano massima priorità ai controlli sulle emissioni e riducano drasticame­nte le quantità autorizzat­e di produzione (fino alla chiusura dell’attività, nell’ipotesi peggiore) ogni volta che le misurazion­i rilevino emissioni che provocano disagi alle popolazion­i». Ora si attendono i risultati di Arpa Puglia.

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