Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
San Paolo in strada per dire «basta» alla puzza di notte
Èil giallo dell’estate 2019. Il tormentone ambientale. Che toglie il respiro, che non fa dormire. «Quella puzza di gamberi putridi non la sopportiamo» hanno ripetuto anche ieri i residenti del San Paolo di Bari, scesi in piazza Europa.
E in circa 100 persone, in un venerdì ferragostano, si sono date appuntamento all’ombra del Direzionale. «Vogliamo conoscere le responsabilità. Qui sono mesi che non dormiamo a causa dei cattivi odori» hanno ripetuto tra i gilet verdi del «Giù le mani dalla nostra terra» e tra i cartelli del «No inceneritore». Perché da queste parti la battaglia per l’aria libera dai cattivi e strani odori si intreccia anche con la storia dell’impianto dei rifiuti, previsto nella zona Asi, a due passi dai capannoni di Amiu Puglia.
Il Comune, e in particolare il sindaco Antonio Decaro, nei giorni scorsi ha promesso di essere vicini al traguardo, all’azienda da cui ogni sera si sprigionano queste emissioni odorigene. Da togliere il respiro e da conati di vomito. L’azienda è collocata nella zona industriale ricadente nel Comune di Modugno. E la vicenda sta creando anche qualche tensione istituzionale tra il sindaco, Nicola Magrone e Decaro, con il primo che chiama in causa Città Metropolitana e Regione Puglia «affinché diano massima priorità ai controlli sulle emissioni e riducano drasticamente le quantità autorizzate di produzione (fino alla chiusura dell’attività, nell’ipotesi peggiore) ogni volta che le misurazioni rilevino emissioni che provocano disagi alle popolazioni». Ora si attendono i risultati di Arpa Puglia.