Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Leo Palmisano: Primarie con l’albo una vera follia
Il candidato Leo Palmisano avvisa il centrosinistra
Il presidente della giunta regionale Michele Emiliano, intervistato dal Corriere del Mezzogiorno, lo elogia per la correttezza. Leonardo Palmisano, candidato alle primarie del centrosinistra per la presidenza della Regione Puglia nel 2020, ricambia la cortesia. «Ringrazio Emiliano - dice il sociologo e scrittore - io non trovo utile polemizzare, ma agire. Costruendo. Per questo ho ufficializzato la mia candidatura, appoggiato da un gruppo di sostenitori che cresce. Però non ci interessa la politica del rinvio. Vogliamo primarie entro la prima decade di novembre. Sennò non ci stiamo».
Elena Gentile subordina la propria partecipazione a primarie con regole precise.
«L’albo degli elettori è una follia. Perché è proprio in questa pseudo blindatura che vanno a finire le truppe cammellate che teme forse Elena Gentile. Noi vogliamo primarie aperte. Come credo pure Emiliano e anche Amati, che sembra essere l’altro candidato senza ufficialità. Gentile è in minoranza. Si rassegni. Quanto al ballottaggio, non abbiamo tempo da perdere. Salvini personalizza in Puglia la campagna elettorale perché sa che il centrosinistra in questa regione può tornare a vincere. Ce lo ritroveremo qui agguerrito in autunno dopo la soluzione del nodo romano. Sarebbe un errore essere ancora intrappolati nelle primarie».
La sinistra vendoliana non è d’accordo.
«È un problema loro. Se, invece, il nodo è l’allargamento a destra di cui accusano Emiliano, da una parte mi chiedo perché non hanno detto nulla su Bari dove diversi esponenti di centrodestra sono presenti in Consiglio comunale. Dall’altra, per fermare l’allargamento a destra, si può sottoscrivere una Carta dei Valori sui Beni comuni».
Condivide il progetto di Emiliano, «Con»?
«Preferisco la costruzione di una grande lista ambientalista e di sinistra che arrivi almeno all’8 per cento alle prossime regionali».
Se si andasse al voto per le politiche prima del 2020?
«Non credo si voterà presto».
Questo fronte anti-salviniano potrebbe rivelarsi un boomerang, ricompattando tutta la destra?
«Salvini è il nostro vero avversario. Però, non va affrontato con i suoi stessi mezzi, ma con la ragione dei fatti. Il no all’autonomia regionale differenziata è uno di questi».