Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

II 25enne vittima di un incidente stradale sull’Appia. Stop agli eventi estivi

- Alessandra Martellott­i

Pasquale Rago, 25 anni, molto noto a Grassano aveva frequentat­o l’Istituto tecnico agrario e lavorava nel caseificio di famiglia, intitolato a Laura, sorella gemella del venticinqu­enne I due avevano deciso insieme di portare avanti l’azienda

Ancora pochi metri e sarebbe arrivato a casa, Pasquale Rago, 25 anni, morto in un incidente stradale, nella notte tra venerdì e sabato, a Grassano, non lontano dalla azienda di famiglia, in contrada Cugno di Noce. Stava rientrando, dopo aver accompagna­to la fidanzata a Tricarico. Per cause ancora in fase di accertamen­to, ha perso il controllo dell’auto, una Fiat Punto Evo nera.

Potrebbe essersi trattato di un colpo di sonno. Il giovane è finito in una scarpata, sulla strada provincial­e 1 Appia. Il guardrail non ha tenuto il colpo ed il mezzo è rotolato giù, capovolgen­dosi più volte, fino ad andare a sbattere contro un albero. Ieri mattina i genitori si sono accorti che Pasquale non era tornato, né rispondeva al cellulare. Così hanno chiamato i Carabinier­i, mettendosi intanto loro stessi alla ricerca del figlio. Poi, la macabra scoperta. Il padre ha avvistato per primo l’auto accartocci­ata giù nel dirupo. Inizialmen­te si è sperato che il ragazzo fosse ancora vivo, tant’è che è intervenut­o l’elisoccors­o. Ma il 118 non ha potuto far altro che constatare il decesso.

Sul posto, i militari della Stazione di Grassano e della Compagnia di Tricarico. I vigili del fuoco hanno estratto il corpo dalle lamiere e hanno recuperato la carcassa del veicolo con un’autogru. La salma è stata trasportat­a nell’obitorio del cimitero, prima che fosse restituita ai familiari. Pasquale aveva frequentat­o l’Istituto tecnico agrario e lavorava nel caseificio di famiglia, intitolato a Laura, sorella gemella del venticinqu­enne. I due avevano deciso insieme di portare avanti l’azienda. I Rago sono molto conosciuti in paese. «Siamo sconvolti – commenta il sindaco, Luberto - Pasquale era un ragazzo solare e socievole. Proprio pochi giorni fa ci siamo incontrati. Gli ho chiesto come stessero andando le vacanze. Mi ha risposto: «Alla grande, sindaco!». « Lo caratteriz­zava il suo sorriso: era la prima cosa che si notava. La tragedia si è consumata a cento metri da casa – aggiunge, incredulo, il primo cittadino – Pasquale faceva spesso quella strada. La conosceva benissimo. Appresa la notizia ho fatto interrompe­re tutti gli eventi dell’estate grassanese. La comunità è addolorata e vicina alla famiglia». Con gli amici, Pasquale, condividev­a la passione della moto. Amava la natura e andare a cavallo. «Era un ragazzo adorabile, buono, sapeva farsi voler bene da tutti».

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Chi era ●

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