Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Gli ingegneri del futuro con l’automotive
Il dipartimento dell’Università del Salento ha avviato un percorso didattico Così viene creata una rete con le aziende Partnership anche con alcune multinazionali
Sono un po’ al di fuori dal concetto classico di percorso accademico. Sono gli studenti del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento e la loro fortuna è avere la possibilità di interagire in maniera serrata con il mondo del lavoro e con le aziende. Dall’automotive all’aerospazio, i futuri ingegneri che vengono formati a Lecce, è il caso di dire, sono sul pezzo sin da subito. «Lavoriamo in stretto contatto con le aziende – tiene a sottolineare il direttore del dipartimento, il professor Antonio Ficarelli – e sempre più le imprese ci chiedono di incubare percorsi formativi per preparare i giovani su quelle che sono le reali esigenze del mercato e far arrivare in azienda i nuovi ingegneri già pronti per affrontare le sfide del lavoro».
Certo, Lecce non è Torino né Milano e non ci sono distretti industriali ricchi come nelle province del Nord Italia, ma in questa parte di Salento non sono stati posti limiti alla formazione degli studenti e proprio con i Politecnici del Nord Italia, come anche con quello di Bari, ma anche con realtà internazionali, sono in corso forme di collaborazione attiva che «creano massa critica mettendo a sistema competenze e ricerca».
Da più di dieci anni ormai è operativo il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione. Sono un centinaio gli studenti che iniziano il percorso triennale, per poi scegliere tra quattro diverse proposte per la Laurea magistrale con indirizzo Aerospazio, Meccanica, Materiali e Ingegneria Gestionale. Una popolazione studentesca abbastanza omogena tra uomini e donne, anche se talvolta «le donne risultano anche più brillanti dei loro colleghi». Intanto durante il percorso di studi tutti si sporcano le mani in progetti che li vedono impegnati in atl’ibrido tività di ricerca legate a importanti player.
«Abbiamo in corso progetti con la Bosh di Bari per motori a pistoni per autovetture e automobili – prosegue il professor Ficarella - e ancora con Avio e con Leonardo per la realizzazione di nuovi motori. Queste collaborazioni hanno portato all’assunzione di molti nostri laureati». E c’è chi, tra i primi laureati sfornati dalla sede di Lecce, oggi è tra i più importanti progettisti di elicotteri per Agusta, storica società nel settore dell’aeronautica. Ed è con la Sitael di Monopoli che gli studenti del professor Ficarella sviluppano ricerca sui satelliti, mettendo a punto micro motori per micro satelliti. Insomma, Lecce guarda davvero al futuro.
Nell’ottica di una mobilità sempre più sostenibile in vista di una urban mobility sempre più concreta, «stiamo lavorando molto sulche si sta estendendo anche al settore aeronautico. Dalla macchina elettrica fino all’elicottero elettrico o ibrido ci possono essere sviluppi molto interessanti perché con questi sistemi in futuro si andranno a risolvere problemi sia sul piano dell’inquinamento sia sulla congestione». Percorso di studi legato al mondo del lavoro, ma anche un grande percorso sul piano umano e sull’idea di team building. Gli studenti sin da subito si confrontano all’interno di una squadra e si misurano all’interno di un team per competere con altri colleghi in quello che è ormai diventata una sfida importantissima, la Formula Sae, una competizione tra squadre provenienti da diversi Politecnici che costruiscono e realizzano da zero due prototipi di machina da corsa.
Il professore «Sempre più imprese ci chiedono di preparare i loro giovani manager»