Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Gli ingegneri del futuro con l’automotive

Il dipartimen­to dell’Università del Salento ha avviato un percorso didattico Così viene creata una rete con le aziende Partnershi­p anche con alcune multinazio­nali

- Monica Caradonna

Sono un po’ al di fuori dal concetto classico di percorso accademico. Sono gli studenti del Dipartimen­to di Ingegneria dell’Innovazion­e dell’Università del Salento e la loro fortuna è avere la possibilit­à di interagire in maniera serrata con il mondo del lavoro e con le aziende. Dall’automotive all’aerospazio, i futuri ingegneri che vengono formati a Lecce, è il caso di dire, sono sul pezzo sin da subito. «Lavoriamo in stretto contatto con le aziende – tiene a sottolinea­re il direttore del dipartimen­to, il professor Antonio Ficarelli – e sempre più le imprese ci chiedono di incubare percorsi formativi per preparare i giovani su quelle che sono le reali esigenze del mercato e far arrivare in azienda i nuovi ingegneri già pronti per affrontare le sfide del lavoro».

Certo, Lecce non è Torino né Milano e non ci sono distretti industrial­i ricchi come nelle province del Nord Italia, ma in questa parte di Salento non sono stati posti limiti alla formazione degli studenti e proprio con i Politecnic­i del Nord Italia, come anche con quello di Bari, ma anche con realtà internazio­nali, sono in corso forme di collaboraz­ione attiva che «creano massa critica mettendo a sistema competenze e ricerca».

Da più di dieci anni ormai è operativo il Dipartimen­to di Ingegneria dell’Innovazion­e. Sono un centinaio gli studenti che iniziano il percorso triennale, per poi scegliere tra quattro diverse proposte per la Laurea magistrale con indirizzo Aerospazio, Meccanica, Materiali e Ingegneria Gestionale. Una popolazion­e studentesc­a abbastanza omogena tra uomini e donne, anche se talvolta «le donne risultano anche più brillanti dei loro colleghi». Intanto durante il percorso di studi tutti si sporcano le mani in progetti che li vedono impegnati in atl’ibrido tività di ricerca legate a importanti player.

«Abbiamo in corso progetti con la Bosh di Bari per motori a pistoni per autovettur­e e automobili – prosegue il professor Ficarella - e ancora con Avio e con Leonardo per la realizzazi­one di nuovi motori. Queste collaboraz­ioni hanno portato all’assunzione di molti nostri laureati». E c’è chi, tra i primi laureati sfornati dalla sede di Lecce, oggi è tra i più importanti progettist­i di elicotteri per Agusta, storica società nel settore dell’aeronautic­a. Ed è con la Sitael di Monopoli che gli studenti del professor Ficarella sviluppano ricerca sui satelliti, mettendo a punto micro motori per micro satelliti. Insomma, Lecce guarda davvero al futuro.

Nell’ottica di una mobilità sempre più sostenibil­e in vista di una urban mobility sempre più concreta, «stiamo lavorando molto sulche si sta estendendo anche al settore aeronautic­o. Dalla macchina elettrica fino all’elicottero elettrico o ibrido ci possono essere sviluppi molto interessan­ti perché con questi sistemi in futuro si andranno a risolvere problemi sia sul piano dell’inquinamen­to sia sulla congestion­e». Percorso di studi legato al mondo del lavoro, ma anche un grande percorso sul piano umano e sull’idea di team building. Gli studenti sin da subito si confrontan­o all’interno di una squadra e si misurano all’interno di un team per competere con altri colleghi in quello che è ormai diventata una sfida importanti­ssima, la Formula Sae, una competizio­ne tra squadre provenient­i da diversi Politecnic­i che costruisco­no e realizzano da zero due prototipi di machina da corsa.

Il professore «Sempre più imprese ci chiedono di preparare i loro giovani manager»

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