Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il ricordo di Nicola Sbisà giornalista e uomo di musica
Aveva 85 anni e il profilo un po’ austero da uomo d’altri tempi, che gli dava autorevolezza e incuteva a volte un po’ di soggezione. Ma il pizzetto, le sopracciglia arcuate, lo sguardo magnetico erano pronti a sciogliersi nel sorriso nel momento in cui si lasciava andare a rievocare storie e aneddoti, parlando di musica o di cucina. Le sue grandi passioni. Si è spento ieri a Bari Nicola Sbisà, per oltre 60 anni giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno; prima in cronaca, poi agli spettacoli che diresse per tanti anni prima da caposervizio poi da vice redattore capo. Ma per tanti lettori, al di fuori del mondo della professione e delle sue gerarchie, Nicola Sbisà era il critico musicale della Gazzetta, immancabile a ogni prima lirica, a ogni concerto; da giovane, aveva molto amato il jazz, al punto da passare il sacro fuoco al figlio Ugo, oggi a sua volta critico e giornalista della Gazzetta. Prima di loro c’era stato anche un nonno Ugo, ad aprire la tradizione di una storica famiglia della borghesia barese profondamente legata al «suo» giornale. Nicola Sbisà era un uomo curioso e, da bravo giornalista, tutt’altro che snob. Alla cucina applicava il suo talento da bon vivant e un’attenzione colta e consapevole; e scriveva del festival di Sanremo con la stesso sguardo acuto e curioso con cui seguiva da Spoleto il Festival dei Due Mondi. A casa conservava un’ incredibile quantità di locandine, ritagli di giornali, dischi e memorabilia musicali: l’archivio storico della vita musicale pugliese dal dopoguerra a oggi.