Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Ferrosud, il piano al Mise Ma i sindacati dicono no
Ferrosud ennesimo atto, copione già visto. Potrebbe rimanere infatti solo una ipotesi sulla carta il piano industriale presentato ieri nella sede di Confapi dalla Ferrocos, società partecipata al 90% dalla Coseco, azienda altamurana specializzata nella costruzione di mezzi per la raccolta dei rifiuti. Il no dei sindacati non si è fatto attendere ma la parola spetterà ai lavoratori riuniti in assemblea domani e al Mise che dovrà riconvocare le parti nei prossimi giorni per discutere sulla proposta.
Una prima indicazione sul contenuto del progetto, prima di essere presentato ai sindacati, era stata illustrato dal legale della società, Alessandro Calò: «La nostra proposta riguarda il fitto del ramo d’azienda. Vogliamo impegnarci nel migliore dei modi sia per l’attività principale di Ferrosud con una integrazione sulla linea industriale di Coseco. I livelli occupazionali - ha precisato Calò - verranno mantenuti in base alle attività che dovranno essere svolte, preservando sia l’equilibrio economico finanziario della società che quello occupazionale».
Il futuro di Ferrosud, dunque, viaggerebbe su due binari: quello tradizionale che ne ha fatto negli anni un’azienda leader nel settore ferroviario e quello che caratterizza la pugliese Coseco nel settore ambientale. «L’azienda materana porterà avanti la sua storica vocazione che non verrà abbandonata ma incrementato. Avvieremo - ha aggiunto il legale della Ferrocos - poi una integrazione per alzare il livello occupazionale e garantire nel migliore dei modi il mantenimento dei posti di lavoro». Il no dei sindacati, confermato da una nota congiunta nelle ore successive all’incontro, contesta la versione fornita da Calò sotto molti punti di vista a cominciare da quello occupazionale. «Il piano industriale scrivono Fim, Fiom e Uilm - presenta una serie di interrogativi e limiti specialmente per la tenuta occupazionale dell’intera forza lavoro del sito. Solo facendo investimenti seri e mirati si possono salvaguardare i posti di lavoro». In quanto alle commesse per Ferrosud, nodo del contendere dei sindacati e anche all’interno della società Malena, Calò ribatte: «Sono oggetto di studio per verificarne la fattibilità».
Incontro
Si proverà a produrre sia carrozze per i treni che camion per i rifiuti