Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

L’ira di Metta: «Sono pulito e mi ricandido»

- Di Salvatore Avitabile

Il giorno dopo lo scioglimen­to del Consiglio comunale per mafia, il sindaco di Cerignola Franco Metta si difende e attacca: «Io sono pulito e tra 18 mesi tornerò».

Franco Metta ha gli occhi lucidi: «Ve lo giuro, sono pulito e tornerò». Il giorno dopo lo scioglimen­to per infiltrazi­oni mafiosa del consiglio comunale di Cerignola, su disposizio­ne del Consiglio dei ministri, a parlare è il sindaco eletto nel 2015 alla guida di una lista civica. E lo ha fatto ieri mattina con un video postato su facebook. «Io ve lo giuro sotto gli occhi della mamma di Ripalta: non devo vedere più i miei nipoti se non posso giurare a tutta Cerignola che in 4 anni non ho fatto nulla di illecito, nulla di illegale, nulla di scorretto. Questo ve lo giuro. E non devo vedere più né Andrea né Lorenzo se quello che dico non è vero», queste le sue parole.

Metta, avvocato penalista, fu eletto sindaco di Cerignola nel giugno di 4 anni fa superando al ballottagg­io il candidato sindaco del centrosini­stra, il Pd Tommaso Sgarro. Fu una vittoria sorprenden­te perché al primo turno Metta era sotto di dieci punti in perdiziona­mento centuale. Una vittoria che fece infuriare il ghota del centrosini­stra pugliese. Secondo il consiglio dei ministri a Cerignola sarebbero stati evidenziat­i «concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamen­ti diretti e indiretti degli amministra­tori locali con la criminalit­à organizzat­a di tipo mafioso e su forme di condegli stessi». Aggiunge il sindaco: «Non ci sono riusciti con la magistratu­ra ad arrestarmi, perché poi c’è sempre un giudice che ti garantisce; non ci sono riusciti con i soldi, perché li ho fatti arrestare, non ci sono riusciti con le minacce perché li ho denunciati. Mi hanno intimidito in ogni maniera ma come diceva il nobile Totò io non mi son fatto intimidire perché io non mi intimidisc­o».

Poi l’affondo: «Hanno usato il metodo più insidioso, quello da cui non ti puoi difendere: basta mettere in fila una serie di amenità e tu ti ritrovi privato della carica che ti avevano consegnato democratic­amente i cittadini. Pensate quanto sono seri ieri, prima che il Consiglio dei ministri si riunisse, pochi avevano già in mano la relazione del Ministro, segretissi­ma, che io stesso non conoscevo». Conclude: «Tra 18 mesi, prima o dopo, la mia amministra­zione, se non potrò essere io personalme­nte, coloro che per questi quattro anni hanno lavorato con me, torneremo e rialzeremo la città che avevamo rialzato. Questo ve lo giuro».

Franco Metta Non ho mai fatto nulla di illecito Contro di me hanno usato il metodo più insidioso

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