Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Scambia la marijuana per una caramella Bimba grave in ospedale
Una bimba di neanche un anno avrebbe scambiato la droga per una caramella La piccola è figlia di una coppia di nomadi croati: adesso è in coma farmacologico
Una bambina di un anno è ricoverata in gravi condizioni nel reparto di rianimazione degli Ospedali Riuniti di Foggia per avere ingerito droga, quasi certamente marijuana. La bimba è in coma farmacologico. Aperta un’inchiesta.
Avrebbe ingerito un pezzo di marijuana scambiandolo forse per una caramella. La bimba di quasi un anno (il suo compleanno è tra qualche giorno) è ricoverata in condizioni gravi: i medici hanno indotto il coma farmacologico in attesa che smaltisca la sostanza stupefacente. È accaduto giovedì sera a Foggia dove la piccola vive insieme ai genitori, una coppia di nomadi di origine croata, in una roulotte in località Incoronata, una frazione a pochi chilometri dalla città. Quando è arrivata agli Ospedali Riuniti di Foggia, accompagnata dalla madre e dal padre era già priva di conoscenza. I medici l’hanno soccorsa immediatamente e avviato gli accertamenti clinici necessari per capire cosa fosse accaduto. Dopo una serie di analisi, quelle delle urine in particolare, nella mattinata di ieri, è stato accertato che la piccola aveva ingerito cannabinoidi: di qui la decisione di indurre il coma farmacologico per dare alla piccola la possibilità di smaltire la droga. I medici non hanno ancora sciolto la prognosi perché le condizioni della piccola paziente sono gravi, ma sono cautamente ottimisti. È ricoverata nel reparto di Rianimazione. Nell’ultimo bollettino medico di ieri si apprendeva che la bimba era «in prognosi riservata, attualmente in coma farmacologico e sotto stretto monitoraggio dei parametri vitali, al momento condizioni stazionarie». Nella giornata sono stati fatti altri esami diagnostici. Poco dopo l’arrivo della piccola all’ospedale i medici hanno informato i carabinieri dell’accaduto. È stata così perquisita la roulotte dei genitori (il padre ha 39 anni ed è già conosciuto dalle forze di polizia, mentre la madre ha 24 anni) ma non hanno trovato nulla. Non c’erano tracce di droga da nessuna parte.
Sulla vicenda è stata avviata un’inchiesta dalla procura del Tribunale per i minorenni di Bari che ha competenza anche su Foggia: le indagini sono coordinate dal pm Rosario Plotino. È al vaglio la posizione dei genitori già ascoltati dai carabinieri.
«Per favore lasciateci stare, siamo preoccupati per la nostra bambina». Più volte il padre ha chiesto di essere lasciato in pace. L’uomo, insieme alla moglie e ai suoi tre figli, ieri mattina era in un parcheggio all’esterno dell’ospedale in attesa di ricevere notizie dai medici. Non ha voluto parlare con nessuno, così come gli altri suoi familiari.
«Da madre è chiaro che sono in pensiero per questa bambina di un anno e ovviamente mi auguro che i nostri medici possano riuscire a salvarla dalla situazione in cui si è incolpevolmente trovata — ha scritto su i suoi profili social Anna Rita Tateo, deputata pugliese della Lega— speriamo che tutto possa risolversi nel migliore dei modi e che le autorità competenti possano in futuro porre le dovute attenzioni sulla situazione di disagio in cui questa bambina presumibilmente vive».
Risale a qualche anno fa un episodio simile accaduto a Lecce dove una bambina di un anno ingerì hascisc. La piccola fu ricoverata all’ospedale Vito Fazzi in condizioni gravi e la madre rivelò subito ai medi che la figlia aveva ingoiato involontariamente dell’hascisc. Dopo qualche giorno la piccola riuscì a riprendersi. Anche in quel caso le perquisizioni in casa dei genitori non portarono ad alcun risultato.