Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il Bari alla prova delle cinque gare Testa a testa con la Reggina che ha un calendario più difficile
La rincorsa del Bari comincia da domenica. La partita in casa contro la Vibonese rappresenta infatti il primo step di un percorso che in un mese vedrà i biancorossi affrontare cinque avversari tutt’altro che irresistibili. La Reggina, invece, oggi prima della classe, dovrà vedersela contro sfidanti almeno sulla carta più impegnativi e ambiziosi. Calendario alla mano, allora, ecco che le prossime gare avranno il sapore di una prova del nove. Per l’uno, il Bari, che da quando è arrivato Vivarini non ha perso un colpo. Per l’altra, la Reggina, capace di fare anche meglio dei «galletti», al punto da portare a sei le lunghezze di vantaggio rispetto ai pugliesi.Il Bari, dopo la Vibonese, dovrà vedersela con il Bisceglie (derby attesissimo), Paganese (già incrociata, con successo, in coppa Italia), Teramo (l’unica di questa lista a campeggiare in zona playoff, ma che arriverà al San Nicola) e Rende (non vive un momento propriamente felice). Diverso il cammino della Reggina, che domenica dovrà fare visita al sorprendente Potenza di questo inizio stagione e la volta successiva avrà da superare l’ostacolo Casertana, cliente tutt’altro che facile. Poi due match più in discesa contro Rieti e Rende, prima di trovare il Teramo il 1° dicembre. La sensazione, allora, è che davvero il prossimo mese avrà un valore rilevante per le velleità di rimonta del Bari. Colmare il divario significherebbe lanciarsi verso il girone di ritorno con il morale a mille e la consapevolezza di poter fare il vuoto. Mantenere le stesse distanze attuali consoliderebbe uno status quo al momento favorevole ai calabresi. Se invece la Reggina fosse così competitiva da allungare addirittura la forbice tra sé e gli avversari, il campionato assumerebbe una direzione con poche possibilità di mutamento. Certo, la serie B sarebbe raggiungibile anche dalla porta di servizio dei playoff, che però hanno il valore di un terno al lotto. Meglio concentrarsi sull’obiettivo primo (in tutti i sensi), nella consapevolezza che oltre a Bari e Reggina, ci sono anche altre compagini in grado di dire la loro. E che le gare non si vincono solo su carta e calendari. Ma con la personalità e la convinzione delle big.