Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
In arrivo oltre mille infermieri Respira la sanità pugliese
Via libera al bando per il reclutamento Procedura centralizzata, in 320 a Bari
«Abbiamo mantenuto BARI un’altra promessa per garantire i livelli di assistenza sanitaria». Il governatore Michele Emiliano esulta nell’annunciare il via libera al concorso per reclutare 1132 infermieri nei ruoli della sanità regionale e a servizio di tutte le aziende sanitarie pubbliche. Il procedimento è stato avviato con la delibera (n.2141) firmata ieri dal direttore generale della Asl Bari, Antonio Sanguedolce. Il provvedimento indice i bandi per il reclutamento degli infermieri e chiarisce che l’intera procedura, centralizzata, sarà portata a termine dall’Asl Bari, con l’appoggio tecnico del Policlinico e dell’Irccs «De Bellis» di Castellana Grotte. «Siamo certi – sottolinea il direttore del dipartimento salute, Vito Montanaro – che con questi 1132 infermieri tutti i direttori generali potranno rafforzare l’organizzazione sanitaria delle loro aziende».
Il reclutamento sarà eseguito per il 50% dei posti disponibili tramite concorso e per l’altro 50% per mezzo di mobilità volontaria (la metà da Asl ad Asl in Puglia, l’altra metà con personale proveniente da fuori Regione). Una parte dei posti a concorso, il 40%, sarà riservato a infermieri che abbiano maturato un’anzianità di tre anni nelle Asl pugliesi.
Questa la suddivisione dei posti: all’Asl Bari 320 infermieri (160 a concorso, gli altri 160 per mobilità: tale suddivisione vale per tutte le aziende sanitarie), alla Bat 44 posti, a Brindisi 84, a Lecce 240, a
Foggia 91, a Taranto 119, agli Ospedali riuniti di Foggia 150, al Policlinico di Bari 20, all’Oncologico 28, all’Irccs «De Bellis» di Castellana Grotte 36.
Il concorso si svolgerà per titoli ed esami. Essendo unico per tutta la Regione, i candidati dovranno obbligatoriamente indicare, nella domanda, l’ordine di preferenza con cui vorrebbero essere collocati nelle dieci aziende sanitarie pubbliche. Le opzioni dei candidati saranno soddisfatte secondo il loro ordine di arrivo nella graduatoria finale.
Inoltre se la mobilità infraregionale (tra le Asl pugliesi) non dovesse consentire di colmare i posti a disposizione, si provvederà ad allargare la mobilità extra regionale. «Il concorso unico regionale – dice il dg Sanguedolce – rappresenta lo spirito unitario con il quale il dipartimento regionale sta coordinando le azioni di tutti i direttori generali. Le procedure accorpate consentono una velocizzazione dei tempi e un innalzamento della qualità dei percorsi amministrativi, poiché più professionisti si incontrano e si confrontano».
Si potranno presentare le domande dopo la pubblicazione dei bandi sulla Gazzetta ufficiale.