Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

In Puglia un’auto nuova ogni 800 abitanti

Secondo l’Anfia, su dati diffusi dal Ministero, fino ad oggi 50 mila immatricol­azioni nel 2019 Soltanto nel mese di ottobre comprate 5.207 vetture, il 3,3% del totale a livello nazionale

- Giuseppe Daponte

Tornano ad aumentare le auto nuove in Puglia. L’incremento è più o meno in linea con il Sud ma molto meno pronunciat­o che nel resto del Paese. Secondo elaborazio­ni Anfia (Associazio­ne nazionale filiera industria automobili­stica) su dati del Ministero delle infrastrut­ture e dei trasporti diffusi il 6 novembre scorso, infatti, a ottobre 2019 in Puglia si sono immatricol­ate 5.207 vetture, il 3,3% del totale in Italia e il 5,7% in più rispetto a ottobre 2018.

C’è, dunque, un’auto nuova ogni quasi 800 abitanti, più o meno quanto nel Mezzogiorn­o e nelle isole, ma quasi la metà rispetto al resto del Paese (dove il rapporto è di due auto nuove ogni 800 abitanti). In Italia, infatti, si sono immatricol­ate 157.313 autovettur­e, il 7% in più di ottobre 2018, e al Sud 26.024, il 16,5% del totale e il 4,3% in più rispetto allo stesso mese del 2018.

La differenza di passo territoria­le si conferma anche sui primi dieci mesi del 2019. Nel periodo, in Puglia si sono immatricol­ate quasi 50 mila vetture, il 3% del totale e il 2,4% in meno su base annua. Questa flessione è stata più contenuta nel Sud, pari a -1,1%, grazie a oltre 21 mila immatricol­azioni, ossia il 15% del totale italiano. In Italia, invece, ci sono state più di 1,6 milioni di immatricol­azioni, in calo «solo» dello 0,8% rispetto allo scorso anno. In altre parole, nei 10 mesi, in Puglia si è contata una nuova immatricol­azione ogni 82 abitanti, come nel resto del Sud, a fronte di un rapporto di una a 37 nel resto del Paese.

A ottobre, infatti, le vendite risultano in aumento nel Nord del 7,7%, soprattutt­o nel Nord-Ovest (+8,5%) rispetto al Nord-Est, mentre nel Centro sono cresciute del 7%. Nei primi 10 mesi dell’anno, tuttavia, nel Nord-Ovest la flessione è stata più netta anche rispetto a quella del Sud nel suo complesso, pari a -1,8%, ma bilanciata dal marginale -0,1% rilevato nel Nord-Est. In media, pertanto, al Nord la contrazion­e è stata pari a meno di un punto percentual­e.

Il mercato, in particolar­e, risulta in crescita del 18,5% in Valle d’Aosta e del 27% in Trentino Alto Adige, regioni in cui si è immatricol­ato, da inizio anno, un quinto del mercato complessiv­o, soprattutt­o grazie alle società di noleggio. Decisiva l’interferen­za su questi dati, seconda Anfia, della modifica alla disciplina dell’imposta provincial­e di trascrizio­ne (Ipt), che consentiva di eseguire le formalità relative su tutto il territorio nazionale, con destinazio­ne del gettito d’imposta alla Provincia ove ha sede legale o residenza il soggetto passivo, inteso come proprietar­io-acquirente o intestatar­io del veicolo.

L’Ipt ha pesato meno sui noleggiato­ri, che hanno continuato ad aprire sedi nelle due Province con Ipt ridotta e a pagarla lì come effettivi proprietar­i dei veicoli. Ciascuna Provincia, infatti, può deliberare di aumentare l’importo stabilito dal Ministero delle Finanze fino a un massimo del 30%. Quasi tutte (meno 11, più la Regione Friuli Venezia Giulia) hanno deliberato per l’aumento massimo. Le sole a rinunciare all’aumento, invece, sono state Aosta, Bolzano e Trento. La Città metropolit­ana di Bari, peraltro, ha previsto il pagamento della Ipt nella misura agevolata del 75% in alcuni casi particolar­i, ad esempio per veicoli ad alimentazi­one, esclusiva o doppia, elettrica, a gas metano, Gpl e idrogeno.

L’andamento degli ultimi due mesi fa prevedere, per il mercato italiano, una chiusura per l’anno 2019 intorno a 1,9 milioni di unità. Se tra gennaio e agosto 2019, infatti, registrava una flessione del 3% rispetto allo stesso periodo del 2018, nel bimestre settembreo­ttobre, ha recuperato con una crescita del 10%. La dinamica è in linea con gli altri major markets, a ottobre tutti in crescita per numero di immatricol­azioni rispetto allo stesso mese del 2018 (Germania +13%, Francia +9% e Spagna +6%), ad eccezione del Regno Unito, dove si rileva un calo del 6,7%.

Che marche si sono acquistate in Puglia a ottobre? Fiat, anche al netto di Chrysler, Jeep e Dodge, sbanca ovunque, ad eccezione del Leccese. Nel Barese, su un totale di 2.003 auto vendute, le più gettonate sono le Fiat (399), seguite dalle Volkswagen (157). Nella Bat, su 305, 53 sono Fiat e 21 Volkswagen; nel Leccese, su 1.343, 238 Peugeot e 209 Fiat; nel Brindisino, su 398, 80 Fiat e 42 Peugeot; nel Foggiano, su 499, 78 Fiat e 62 Renault; nel Tarantino, infine, su 650, 100 Fiat e 49 Renault.

Anche a livello nazionale prevale il gruppo Fiat Chrysler automobile­s (incluso Maserati), pur registrand­o un calo tendenzial­e del 2% nel mese, con volumi intorno a 34 mila nuove registrazi­oni per una quota del 22% (24% nel cumulato, 2,6 punti in meno di gennaio-ottobre 2018). Sono quattro i modelli italiani nella top ten di ottobre: Fiat Panda (10.752 unità) al primo posto, seguita dalla Lancia Ypsilon (4.846) e Fiat 500X (3.448), mentre Fiat 500 (2.983) è in decima posizione. Il primo modello non italiano è la Volkswagen T-Cross (3.453), seguito da Citroen C3 (3.296). Terzo Volkswagen T-Roc (3.294), quarto Renault Captur (3.072).

Nessuna provincia pugliese e meridional­e figura nella top 10 di quelle che hanno immatricol­ato più auto elettriche (Bev) e ibride (Phev) tra gennaio e ottobre 2019. A eccezione di Roma e Firenze, sono

Lo scenario

Il mercato risulta in crescita anche nelle altre aree del Mezzogiorn­o

Da Bari al Salento Tra le marche più gettonate ci sono Fiat, Volkswagen, Renault e Peugeot

tutte del Nord. Ai primi 4 posti, in particolar­e, svettano le province di Trento (23%), Firenze (11,5%), Roma (10%) e Milano (8,5%).

Crescita a doppia cifra si è rilevata a ottobre sia per le vetture puro elettrico (+63%) sia per le ibride ricaricabi­li (+56%). Più in generale, le auto ad alimentazi­one alternativ­a (quindi anche gpl e metano) valgono il 18% del mercato (+37% la crescita dei volumi), di cui l’1,1% di auto a zero o a bassissime emissioni (1.792 unità). Di contro, a ottobre 2019 continuano a calare le immatricol­azioni di auto diesel, -13% con il 35,5% di quota (-8% da ottobre 2018), mentre le vendite di auto a benzina raggiungon­o il 46%, grazie ad una crescita dei volumi del 18%. Nel cumulato dei primi dieci mesi del 2019, in calo diesel (-23%) e metano (-9%), in crescita benzina (+26%), gpl (+9%), elettriche (+110%) e ibride (+30%).

Segno negativo, infine, per superutili­tarie (-5,7%), utilitarie (-2,1%) e medie (-1,2%). Positivo per «alto di gamma» (+2,3%), medie inferiori (+6,4%), Suv (+21%) e monovolumi (+6%).

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Nella foto sopra il rifornimen­to per auto elettriche, la rivoluzion­e che punta a cambiare le abitudini dei pugliesi In basso auto vecchio tipo nel traffico nel centro di Bari
Tra vecchi e nuovi Nella foto sopra il rifornimen­to per auto elettriche, la rivoluzion­e che punta a cambiare le abitudini dei pugliesi In basso auto vecchio tipo nel traffico nel centro di Bari
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 ??  ?? Il trend In Puglia, nonostante la crisi economica, il mercato delle auto resiste
Il trend In Puglia, nonostante la crisi economica, il mercato delle auto resiste

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