Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Aerospazio, trasporti ed energia sostenibile: ecco come Tecnonidi aiuta le startup pugliesi
Le agevolazioni sono previste in una misura regionale a sostegno delle Pmi tecnologiche
Èil più tecnologico strumento agevolativo regionale. Si chiama TecnoNidi ed è l’ultimo arrivato tra gli interventi con cui la Regione Puglia offre un pacchetto di aiuti per l’avvio o lo sviluppo di start-up tecnologiche attraverso un prestito rimborsabile ed una sovvenzione che riguarda sia gli investimenti iniziali, sia i costi di funzionamento. Un incentivo rivolto alle piccole imprese iscritte al registro camerale al massimo da cinque anni che, nel territorio pugliese, si attivino per avviare o sviluppare piani di investimento relativi all’ambito tecnologico. Le aree di innovazione riguardano, nello specifico, la manifattura sostenibile, la salute dell’uomo e dell’ambiente e le comunità digitali, creative ed inclusive. Settori dunque che guardano all’aerospazio, ai trasporti, all’agroalimentare, all’ambiente, all’energia sostenibile, al campo medicale, farmaceutico e dell’industria culturale e dell’innovazione sociale.
Agevolazioni tra l’altro niente male, dal momento che possono raggiungere anche i 200 mila euro per il settore investimenti (concessi per metà a fondo perduto e per metà con prestito a tasso zero per importi compresi tra 25 mila e 250 mila euro) e 80 mila euro per quanto riguarda i costi di funzionamento. Le opportunità dunque per fare impresa nel Tacco d’Italia non mancano. Una manovra anche studiata per evitare la cosiddetta fuga dei cervelli, in modo che le risorse pugliesi possano rimanere nella propria terra, facendola così crescere ancora.
I progetti vengono valutati da esperti che verificano la possibilità per l’impresa di sviluppare prodotti e servizi nuovi o migliorati rispetto agli esistenti. Di recente, dopo quella con l’Università di Foggia, c’è stata la sottoscrizione di un protocollo di intesa con il Politecnico di Bari, atta a stabilire una relazione stabile tra la Sezione Politiche Giovanili della Regione Puglia e gli uffici placentement delle Univesità pugliesi, affinché si riescano a trasferire agli studenti le informazioni inerenti le opportunità di finanziamento all’autoimprenditorialità proprio attraverso la partecipazione alle misure Nidi. Possono chiedere l’agevolazione e partecipare al bando TecnoNidi imprese iscritte al registro delle Start-up innovative o che dispongano del riconoscimento del Seal of Exellence, iniziativa pilota della Commissione europea nell’ambito del Programma Strumento Pmi «Orizzonte 2020» o, ancora che abbiano sostenuto costi di ricerca e sviluppo che rappresentino almeno il 10% del totale dei costi di esercizio in almeno uno dei tre anni precedenti la concessione dell’aiuto.
Nel caso di una start up senza dati finanziari precedenti invece, si deve poter dimostrare che in un futuro prevedibile svilupperà prodotti, servizi o processi nuovi o migliorati rispetto allo stato dell’arte nel settore interessato.
I parametri
L’ente può erogare finanziamenti per importi fino a 250 mila euro