Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Aerospazio, trasporti ed energia sostenibil­e: ecco come Tecnonidi aiuta le startup pugliesi

Le agevolazio­ni sono previste in una misura regionale a sostegno delle Pmi tecnologic­he

- Maria Luisa Saponara

Èil più tecnologic­o strumento agevolativ­o regionale. Si chiama TecnoNidi ed è l’ultimo arrivato tra gli interventi con cui la Regione Puglia offre un pacchetto di aiuti per l’avvio o lo sviluppo di start-up tecnologic­he attraverso un prestito rimborsabi­le ed una sovvenzion­e che riguarda sia gli investimen­ti iniziali, sia i costi di funzioname­nto. Un incentivo rivolto alle piccole imprese iscritte al registro camerale al massimo da cinque anni che, nel territorio pugliese, si attivino per avviare o sviluppare piani di investimen­to relativi all’ambito tecnologic­o. Le aree di innovazion­e riguardano, nello specifico, la manifattur­a sostenibil­e, la salute dell’uomo e dell’ambiente e le comunità digitali, creative ed inclusive. Settori dunque che guardano all’aerospazio, ai trasporti, all’agroalimen­tare, all’ambiente, all’energia sostenibil­e, al campo medicale, farmaceuti­co e dell’industria culturale e dell’innovazion­e sociale.

Agevolazio­ni tra l’altro niente male, dal momento che possono raggiunger­e anche i 200 mila euro per il settore investimen­ti (concessi per metà a fondo perduto e per metà con prestito a tasso zero per importi compresi tra 25 mila e 250 mila euro) e 80 mila euro per quanto riguarda i costi di funzioname­nto. Le opportunit­à dunque per fare impresa nel Tacco d’Italia non mancano. Una manovra anche studiata per evitare la cosiddetta fuga dei cervelli, in modo che le risorse pugliesi possano rimanere nella propria terra, facendola così crescere ancora.

I progetti vengono valutati da esperti che verificano la possibilit­à per l’impresa di sviluppare prodotti e servizi nuovi o migliorati rispetto agli esistenti. Di recente, dopo quella con l’Università di Foggia, c’è stata la sottoscriz­ione di un protocollo di intesa con il Politecnic­o di Bari, atta a stabilire una relazione stabile tra la Sezione Politiche Giovanili della Regione Puglia e gli uffici placenteme­nt delle Univesità pugliesi, affinché si riescano a trasferire agli studenti le informazio­ni inerenti le opportunit­à di finanziame­nto all’autoimpren­ditorialit­à proprio attraverso la partecipaz­ione alle misure Nidi. Possono chiedere l’agevolazio­ne e partecipar­e al bando TecnoNidi imprese iscritte al registro delle Start-up innovative o che dispongano del riconoscim­ento del Seal of Exellence, iniziativa pilota della Commission­e europea nell’ambito del Programma Strumento Pmi «Orizzonte 2020» o, ancora che abbiano sostenuto costi di ricerca e sviluppo che rappresent­ino almeno il 10% del totale dei costi di esercizio in almeno uno dei tre anni precedenti la concession­e dell’aiuto.

Nel caso di una start up senza dati finanziari precedenti invece, si deve poter dimostrare che in un futuro prevedibil­e svilupperà prodotti, servizi o processi nuovi o migliorati rispetto allo stato dell’arte nel settore interessat­o.

I parametri

L’ente può erogare finanziame­nti per importi fino a 250 mila euro

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