Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Le gomme invernali (ora) più sicure
Dal 15 novembre è in vigore il dispositivo per montare sulle auto pneumatici ad hoc In Puglia le aree più interessate sono il Nord Barese e l’autostrada che porta in Campania
I prezzi
Il costo si aggira intorno ai 300 euro a vettura Per le quattro stagioni la spesa è ancora superiore
In caso di circolazione senza rispettare le regole o catene a bordo la sanzione può partire da 85 euro e arrivare a 338 euro, ma si abbassa a 59,50 euro se viene pagata entro 5 giorni Le multe, invece, variano da 41 a 169 euro sulle strade dove i Comuni hanno disciplinato la normativa con una ordinanza
In officina
Molto importante far verificare la loro tenuta per evitare incidenti
Da pochi giorni è scattato l’obbligo di montare i pneumatici invernali sulle auto. Ed è bene ricordare che le «gomme» attuali sono molto sensibili al fattore termico, cioè alla temperatura esterna, perchè sono realizzate con delle mescole e con dei battistrada specifici, rispetto alle condizioni atmosferiche che devono affrontare. Proprio la classificazione di ciascuna tipologia di prodotto, genera una netta diversificazione che divide i pneumatici in due macro categorie: quelli estivi e quelli termici che, invece, sono appositamente progettati per avere un comportamento eccellente al di sotto dei 7° centigradi. Questi pneumatici sono anche caratterizzati da un battistrada con scolpiture più profonde, capaci di evacuare l’acqua più velocemente e di aderire meglio sui fondi innevati, offrendo una presa maggiore.
Ecco perché cercheremo di dare delle indicazioni di massima rispetto alla effettiva necessità di ottemperare alla normativa, che potrebbe essere utile a tutti coloro che hanno ancora dei dubbi sulla scelta da fare. Tenendo bene a mente che parliamo di regioni del Sud, cioè della Basilicata e della Puglia. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha emanato una normativa dedicata, la Direttiva Ministeriale del 16 gennaio 2013. Secondo la quale, l’Ente proprietario della strada, oppure il gestore, possono «prescrivere che i veicoli siano muniti, o abbiano a bordo mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali, idonei alla marcia su neve e su ghiaccio».
Questa direttiva si applica al di fuori dai centri abitati, prevedendo un obbligo temporale compreso tra il 15 novembre e il 15 aprile. Ma i comuni hanno la facoltà di adottare gli stessi provvedimenti, anche all’interno dei centri abitati, ovviamente in caso di condizioni meteo particolarmente sfavorevoli. Quindi, un automobilista che utilizza il proprio mezzo solo in ambito cittadino, dovrà dotarsi anche di pneumatici invernali? Probabilmente, no. Solo in casi di emergenza, così com’è accaduto qualche anno fa, a Bari, si è reso necessario prescrivere ai mezzi sprovvisti di catene o pneumatici invernali il divieto di circolare in città.
Se invece, nel periodo invernale, l’auto viene utilizzata con maggior frequenza, al di fuori dei centri urbani, è meglio montare dei pneumatici invernali, da novembre ad aprile.
Ma con quali vantaggi? Diciamo subito che sono diversi: si può circolare tranquillamente ovunque; le gomme termiche hanno un grip e spazi di frenata migliori con temperature inferiori ai 7° centigradi. E poi, con un doppio treno di ruote, cioè uno di invernali e l’altro di estive, i chilometri che vengono percorsi sono spalmati su otto gomme invece che su quattro, riducendo così l’usura di ciascun pneumatico.
Ovviamente, bisogna mettere in conto che c’è un costo da sostenere per l’acquisto delle coperture termiche, al quale si aggiunge il disagio di dover tornare periodicamente dal gommista, per sostituirle in base alla stagione.
Sarà il gommista di fiducia a custodire nei magazzini di cui dispone, le gomme non «stagionali», etichettandole con il nome del cliente ed il numero di chilometri effettivamente percorsi. Attività, pure questa, che prevede una voce di spesa, seppur modesta: mediamente, si aggira attorno ai venti euro.
Ma c’è anche una soluzione che è una buona alternativa e che potrebbe mettere d’accordo tutti, quella dei pneumatici quattro stagioni.
Si tratta di pneumatici di recente commercializzazione che sono, a tutti gli effetti, un «ibrido» fra una gomma estiva e una termica e che riportano la dicitura M+S, adottata pure dagli invernali, per circolare, nel pieno rispetto della legge, tutto l’anno.
In questo caso, i costi si dimezzano, specie se si è arrivati alla fine del ciclo di vita delle gomme montate originariamente dalla casa madre.
Ricapitolando, le gomme estive sono migliori con temperature più elevate. I pneumatici invernali o le catene, sono obbligatori in alcuni tratti di strada, da metà novembre a metà aprile, e sono più prestazionali al di sotto dei 7° gradi centigradi. Quelle quattro stagioni sono, invece, un buon compromesso in tutte le condizioni.
A grandi linee, il costo di quattro gomme invernali, per un auto media, costa circa 300 euro, più o meno quanto costa un set di gomme estive. Per le quattro stagioni, occorre aggiungere una cinquantina di euro. Ovviamente, al netto dei servizi di convergenza ed equilibratura.
Quindi, la scelta ricade su ciascun automobilista in base all’uso effettivo dell’autovettura, al proprio senso di responsabilità e alla disponibilità economica di cui dispone.
Ma bisogna fare attenzione alle multe. In caso di circolazione senza pneumatici invernali o mezzi alternativi a bordo, per esser chiari le catene, la sanzione può partire da 85 euro e arrivare a 338 euro, ma si abbassa a 59,50 euro se viene pagata entro 5 giorni. Sulle strade dei Comuni nei quali vige un’ordinanza, le multe partono invece variano da 41 euro ai 169 euro, scendendo a 28,70 euro, se pagate entro 5 giorni.