Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Nel nuovo Piccinni i camerini ricavati da antiche cisterne
Il 5 dicembre taglio del nastro a Bari con il ministro Franceschini Dopo, una maratona di musica e teatro Il 4 festa per tutti firmata da uno stilista italiano di fama
Inizieranno il 4 dicembre i festeggiamenti per la riapertura del teatro Piccinni di Bari. Maratona no stop di nove spettacoli e allestimenti alle ultime battute. Spuntano gli elegantissimi camerini (foto) ricavati su tre piani interrati delle vecchie cisterne. Intanto il Comune avvia l’affidamento esterno. Si cercano gestori privati.
La vigilia con un evento all’aperto. Nella serata del 4 dicembre e sotto la firma di uno stilista di fama nazionale. Ma il nome resta ancora top secret. Lo spettacolo ruoterà attorno ai metri, circa trenta, di stoffa damascata avanzata dagli addobbi e dagli allestimenti. I protagonisti saranno i baresi, quelli che aspettano con ansia il ritorno del loro amato teatro.
Procede a grandi passi la macchina organizzativa per la riapertura del Piccinni di Bari, il tempio della prosa pronto a mostrarsi in tutta la sua ritrovata bellezza il prossimo 5 dicembre. Ventiquattro ore di maratona no stop con musica, prosa e jazz, aperte dall’esecuzione dell’Inno d’Italia e alla presenza del ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini. Sul palco si alterneranno artisti e musicisti, tra cui quelli dell’orchestra del teatro Petruzzelli, della Città Metropolitana e dell’auditorium Nino Rota, ma anche tantissimi attori baresi chiamati a interpretare (con il coordinamento dell’attrice Licia Lanera) alcuni brani della grande tradizionale teatrale, come ad esempio le opere di Eduardo De Filippo. Il tutto sino alla sera del 6 dicembre con almeno otto, nove spettacoli aperti gratuitamente nella due giorni a non meno di 8mila spettatori attraverso la distribuzione di appositi ticket in alcuni punti ancora da definire (si ipotizzano gli sportelli Urp di via Roberto da Bari e la biglietteria del Petruzzelli).
Una grande partecipazione di pubblico che, complice il concomitante avvio del cartellone natalizio con i festeggiamenti per San Nicola, potrebbe spingere il Comune a chiudere al traffico corso Vittorio Emanuele e dare così libero spazio alla festa. Una festa curata nei minimi dettagli: dal tappeto rosso, alle composizioni floreali passando per le ultime pulizie esterne. Il porticato del teatro sarà tirato a lucido anche se l’ingresso del pubblico sarà sempre laterale, all’interno di Palazzo di Città.
E in queste ore non si fermano gli allestimenti con l’arrivo di sedie, lampade, oggetti e con la sistemazione dei tre piani di camerini. Camerini particolarissimi ricavati nei sotterranei dell’antiche cisterne e a pochi passi dai resti delle sepolture, a dimostrazione che nelle viscere del Piccinni (inaugurato il 4 ottobre 1854) c’è un vasto patrimonio archeologico.
E con la sua riapertura saranno di fatto liberati tre nuovi spazi: i locali della ex tesoreria comunale su via Roberto da Bari, usati in questi anni come deposito degli antichi arredi del teatro, il sottotetto e il cortile interno. Posti che il Comune potrebbe riconvertire in spazi culturali per la presentazione di libri, per mostre, eventi e, perché no, anche per la celebrazione di matrimoni e di unioni civili.
Resterà invece chiuso, almeno per il momento, il punto ristoro ricavato nel teatro. Saranno probabilmente i futuri gestori dell’immobile a deciderne la sostenibilità economica in base al numero di spettacoli della stagione di prosa.
E proprio sulla gestione è arrivata nelle scorse ore la prima delibera di valorizzazione della giunta comunale attraverso l’attivazione di un «partenariato speciale pubblicoprivato» come previsto dall’articolo 151 del Codice degli appalti. Il Piccinni sarà così affidato tramite un avviso, almeno quinquennale, a un partner pubblico-privato che curi non solo l’offerta teatrale con spettacoli di respiro nazionale e internazionale, ma anche l’attuazione dei servizi connessi, quali biglietteria, accoglienza, assistenza, guardaroba e pulizie. In sostanza un’operazione totalmente a costo zero per il Comune con un affidamento esterno. «Con questa delibera – spiega l’assessore alla Cultura Ines Pierucci - intendiamo restituire pienamente il teatro alla fruizione pubblica utilizzando una procedura innovativa che sia caratterizzata dalla semplificazione e che al suo esito assicuri una riduzione di costi a carico dell’amministrazione rispetto ad un’ipotesi di gestione diretta. Senza dimenticare che la specializzazione e qualificazione del partner da individuare rappresenterà per l’amministrazione comunale garanzia di qualità del progetto di gestione».
I ticket gratuiti
Ottomila spettatori attesi in platea e sui palchi grazie alla distribuzione di appositi ticket. Si pensa di chiudere al traffico corso Vittorio Emanuele