Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
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Ivan Pezzolla e il rilancio di Binetto dopo la maxi festa per i 30 anni «Lavoriamo sui grandi eventi con personaggi di spicco dei motori»
Che sia una realtà importante per tutto il sud Italia, ormai è un dato di fatto. Che possa crescere ogni giorno di più, è la sfida che Ivan Pezzolla, direttore dell’autodromo del Levante, si pone. L’impianto di Binetto ha ospitato il 22 dicembre un grande evento per festeggiare i suoi 30 anni. Un evento che ha fuso aspetti spettacolari ed enogastronomici, con quelli più puramente sportivi. Un’iniziativa che però non vuole essere un’eccezione, bensì vuol diventare una bella abitudine.
Ivan Pezzolla, soddisfatti della manifestazione del 22 dicembre?
«Le cose sono andate benissimo, direi anche oltre le aspettative. Abbiamo cominciato un po’ per gioco, ci abbiamo messo un mese e mezzo per prepararla ed è stata apprezzatissima, anche da personaggi del calibro di Giovinazzi, che ha una certa abitudine alle grandi corse. Ci ha detto che l’evento è ben riuscito».
Ci racconta come è nata l’idea?
«Per i 30 anni dell’autodromo immaginavo a una situazione diversa, che potesse stupire. Sfruttando un’amicizia fraterna che mi lega a Giovinazzi, abbiamo creato qualcosa di unico. Non capita spesso a livello mondiale di vedere l’amatore correre assieme al professionista, il pilota della domenica con quello di Formula Uno».
Per di più c’era anche Michele Pirro.
«Sì, e ci siamo divertiti con questa sfida Formula Uno contro MotoGp. Mediaticamente ha funzionato molto. L’anno prossimo voglio far intervenire ancora di più il mondo dello spettacolo e del giornalismo, che già in qualche modo hanno presenziato».
Quindi non sarà un evento unico per i 30 anni.
«Direi di no. A dicembre del prossimo anno ci sarà la seconda edizione. Ho sfruttato i 30 anni per dare più eco all’iniziativa. Ci hanno chiaremo. mato personaggi di spessore, molti amici di Giovinazzi per esempio, che vedendo ciò che si era creato, hanno chiesto di venire. Nel 2020 vogliamo proporre qualcosa di ancora migliore».
Cos’altro c’è in cantiere per i prossimi mesi?
«Stiamo lavorando su manifestazioni sportive che riguardino auto e moto. E vogliamo valorizzare molto l’aspetto sociale delle corse. Nel giorno dell’Immacolata abbiamo promosso un evento di mototerapia e lo riproporSenza dimenticare le idee extrasportive. L’obiettivo è rendere l’autodromo importante sotto ogni punto di vista».
Per esempio?
«Con il Comune di Bari si era parlato di una gara di runla ning di rilievo, così come avevamo in mente di ospitare un concerto ad agosto. Vogliamo aprire la struttura su più fronti».
Tornando all’aspetto meramente sportivo?
«Il 2 e 3 maggio ospiteremo Supercup, che avrà un respiro nazionale. E chiaramente resterà fisso l’appuntamento con il Trofeo del Levante».
Facendo un passo indietro, soddisfatto del 2019?
«Sono molto contento della nostra crescita. La domanda non è tantissima, la gente si aspetta la novità, il riammodernamento. Siamo ancora limitati sotto l’aspetto regolamentare e del chilometraggio, ma molti team ritorneranno quando tra due anni il nuovo progetto diventerà realtà. A partire dal 2021 allungheremo la pista, che diventerà di oltre 3 km, e ospiteremo eventi di prestigio».
Prima parlava di Giovinazzi e Pirro. Dove possono arrivare?
«Giovinazzi può arrivare molto in alto, la Formula 1 è un gioco di occasioni e sono certo che con un team che valorizzi le sue doti, può puntare anche alla Ferrari, non dico nella prossima stagione, ma anche tra due. Può far sognare gli italiani. Su Pirro, dico che merita un posto da primo pilota. Non so se in Ducati o da un’altra parte, ma di certo ha tutto per giocarsi le sue carte».
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I progetti
Vogliamo valorizzare l’aspetto sociale delle corse. Nel giorno dell’Immacolata abbiamo promosso un evento di mototerapia e lo riproporremo