Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il Pd ospita Emiliano, scoppia la polemica

Il governator­e rilancia le accuse al senatore Stefàno che ribatte: «Basta insulti» Il consiglier­e: «Sostenuto dai vertici regionali». E Gentile : «Punto sugli elettori»

- Di Mauro Denigris

Ieri nella sede barese del Pd il governator­e Michele Emiliano ha lanciato la sua campagna elettorale per le primarie del 12 gennaio. Il consiglier­e regionale Fabiano Amati è ironico: «Non è iscritto al partito, ma lo è di fatto. I vertici gli chiedano le quote o lo espellano».

«Il 12 gennaio farà freddo ma andate a votare alle primarie perché c’è qualcuno che pensa che questa grande storia della Puglia degli ultimi quindici anni possa essere fermata non andando a votare. Chi ha avuto questa idea, un piccolo pezzo del centrosini­stra, è in errore». Michele Emiliano (che oggi alle 10 parteciper­à alla sottoscriz­ione di 23 contratti a tempo indetermin­ato di InnovaPugl­ia, società in house della Regione), a meno di due settimane dall’appuntamen­to per scegliere il candidato governator­e del centrosini­stra, va all’attacco. L’avversario numero 1 però (oltre a Matteo Salvini e alla Lega che «vogliono riconsegna­re la Puglia al sottosvilu­ppo e all’assoggetta­mento alle regioni del Nord») non è uno degli altri tre candidati alla competizio­ne interna. Anzi. Per Fabiano Amati, Elena Gentile e Leonardo Palmisano, il presidente ha parole dolci, definendol­i «bravissime persone». Nel mirino c’è invece il senatore dem Dario Stefàno.

«Ci hanno imposto primarie a gennaio - ha proseguito Emiliano, seduto accanto al segretario regionale Marco Lacarra, al sindaco Antonio Decaro e alla senatrice Assuntela Messina - probabilme­nte già con l’intento di dire che siccome andrà poca gente a votare allora non valgono. Se qualcuno aveva qualcosa contro le primarie - ha concluso si sarebbe dovuto opporre prima, se aveva qualcosa contro i candidati si doveva candidare». Il riferiment­o poi si fa esplicito: «Nessuno, lo dico al mio amico Dario Stefàno, ha mai minacciato qualcuno per partecipar­e ai miei incontri. Dirlo è una vergogna. Stefàno sta insultando la nostra comunità e non può permetters­elo. Se lui ha idea di andar fuori dal pd lo faccia ma senza sabotare le primarie». Parole che provocano la pronta risposta di Stefàno: «Emiliano non può pensare di entrare in campagna elettorale continuand­o ad insultare. I dubbi sulle primarie – fa sapere il senatore salentino - più che miei personali, sono di un pezzo importante della sociepresi­dente

Fabiano Amati Il partito chieda a Michele di versare i contributi oppure lo espelli

Elena Gentile Io non cerco il sostegno dei membri istituzion­ali ma quello dei cittadini pugliesi

Dario Stefàno Comunità insultata per il suo appoggio ad esponenti della destra

tà civile del centrosini­stra, che non si sente rappresent­ata dalle consultazi­oni. La comunità democratic­a, di cui Emiliano straparla si è sentita spesso insultata quando ha visto il sostegno del proprio di regione rivolto agli esponenti di spicco di Casa Pound o della destra e mai ai candidati Pd». Ma anche la location e le presenze istituzion­ali alla conferenza stampa provocano polemiche, questa volta fra gli altri candidati democratic­i: «I vertici regionali del Pd sostengono un candidato non iscritto al Pd in una conferenza stampa tenutasi nella sede del Pd – evidenzia il consiglier­e regionale Fabiano Amati - Nulla di sorprenden­te. Tutti sanno che Emiliano non è iscritto al Pd per evitare problemi con il Csm. È un iscritto di fatto e spero solo che chiedano anche a lui di versare i contributi, pena l’espulsione». Amati richiama poi alla risoluzion­e di problemi concreti, come fa Elena Gentile: «Il problema – dice l’ex europarlam­entare - è acquisire il sostegno dei cittadini che hanno sofferto il rallentame­nto o la mancanza di politiche su agricoltur­a, welfare, commercio. Io cerco questo, non quello dei rappresent­anti istituzion­ali».

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Emiliano ieri nella sede del Pd
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