Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Decaro annuncia: «Apro Fibronit e Manifattur­a»

Il sindaco annuncia anche una campagna di educazione stradale

- F. Petr.

Un augurio ma anche una promessa: «Nel 2020 toglieremo la parola “ex”, restituend­o alcuni luoghi alla città». Nello speciale bilancio (o se volete dizionario o annuario) di fine anno Antonio Decaro inserisce le parole e gli avveniment­i che più hanno caratteriz­zato un 2019, almeno per lui, da incornicia­re.

In primavera la consacrazi­one a sindaco di Bari con oltre il 65 per cento dei consensi al primo turno, in autunno la rielezione per acclamazio­ne alla presidenza dell’Anci («sindaco dei sindaci») e le lusinghier­e scalate nelle classifich­e internazio­nali. Vedere alla voce ‘Lonely Planet’. «Siamo tra le mete turistiche più gettonate. E ciò dimostra che noi baresi sappiamo cambiare le nostre abitudini e che possiamo continuare a farlo con più fiducia. E lo dico soprattutt­o a quelli che sostengono che non saremo mai una città turistica e che non sconfigger­emo mai le doppie file», chiosa nella sua improv«zone visata conferenza stampa di fine anno.

Al suo fianco c’è quasi tutta la sua giunta di assessori, lo staff e i suoi uomini «ombra», il direttore generale Davide Pellegrino e il capo di gabinetto Vito Leccese, in versione cerimonier­e con un buffet plastic free, che porta in tavola prodotti a chilometro zero. Fumanti orecchiett­e con le rape, crostini con pomodoro, chiaconi, taralli, panettone e vini locali. «Tutto senza tracciabil­ità», è la battuta più in voga per ricordare il fenomeno orecchiett­e finito persino sulla prima pagina del New York Times.

Il primo cittadino tra una portata e l’altra delinea così un 2020 nel quale cercherà appunto di cancellare quel fastidioso ‘ex’. «Penso al parco all’ex Fibronit, al parco e ai locali dell’ex Caserma Rossani, all’ex Gasometro e alla ex Manifattur­a Tabacchi, dove a giorni apriremo Porta Futuro 2 (l’incubatore di imprese e start up, ndr). Cercheremo di riempire i vuoti urbanistic­i, in una città dove abbiamo imparato a fare comunità. Con opere importanti come il waterfront di San Girolamo e progetti ambiziosi come le Reti Civiche Urbane».

Nessuna novità invece sul fronte giunta, dove entro fine anno era attesa la nomina del decimo assessore, colui o colei che dovrebbe riempire l’ultima e delicata casella dell’Urbanistic­a (delega che al momento il sindaco tiene per sé).

E in una città dove rilancia trenta, pedonalizz­azioni e mobilità», il sindaco assieme al comandante della polizia locale, Michele Palumbo annuncia l’avvio, già da oggi, di una massiccia campagna sulla sicurezza stradale «Siamo Tutti Pedoni». Nel capoluogo pugliese nel 2019 ci sono stati 9 incidenti stradali mortali (vittime anche due ciclisti) e altri 42 con feriti in prognosi riservata, un terzo dei quali pedoni (il 2% in più rispetto all’anno precedente). Quaranta invece i pedoni multati per attraversa­menti impropri senza il rispetto del semaforo e delle strisce pedonali. «E penso anche – dice il primo cittadino – ai tanti automobili­sti che purtroppo continuano a usare il cellulare, a mandare messaggi o a guardare il display mentre sono alla guida. Questo non va assolutame­nte bene perché si mette in pericolo la propria vita e quella degli altri».

Insomma, Decaro sembra aver bene in mente i suoi impegni per i prossimi 366 giorni di questo bisestile 2020 ormai alle porte. Ma niente paura. Da qualche giorno accanto a lui c’è un grosso e scaramanti­co corno, donato poco prima di Natale da una cittadina «per portare fortuna al sindaco e alla città». Top secret il nome della signora.

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Si nota il «grande corno» donato a Natale da una cittadina
Il sindaco davanti a un piatto di orecchiett­e e rape ha tracciato un bilancio dell’anno Si nota il «grande corno» donato a Natale da una cittadina

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