Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Tre milioni ai Comuni che faranno richiesta per eliminare ostacoli dai palazzi privati
Via le barriere architettoniche, sì ai fondi
Non è solo una questione di civiltà ma di uguaglianza sociale, di correttezza. Ecco perché la notizia che saranno stanziati milioni di euro per la rimozione delle barriere architettoniche è una notizia importante. Questo permetterà a decine di comuni della provincia di Matera e molti altri della provincia di Potenza, di poter riuscire a mettere in piedi progetti utili e pratici in grado di poter aiutare chi è diversamente abile. Si partirà dalle discese nei marciapiedi, fino alle rampe necessarie per arrivare agli edifici pubblici, ma soprattutto per quelli privati. Per Matera è ambizioso pensare che un giorno potranno godere delle bellezze della città tutti i diversamente abili, in un centro pieno di scale. La notizia è arrivata dalla giunta della regione Basilicata che ha deciso di stanziare nel bilancio del 2020 oltre 3 milioni di euro a tutti i comune della Lucania che ne faranno richiesta. Una pioggia di soldi che ha un unico obiettivo: eliminare del tutto le barriere architettoniche.
Ammontano complessivamente a oltre 3 milioni di euro i contributi messi a disposizione dalla giunta regionale per venire incontro alle difficoltà che i cittadini con problemi di deambulazione incontrano per entrare nelle proprie abitazioni. La delibera, approvata dal governo Bardi su proposta dell’assessore all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, indica i Comuni destinatari dei finanziamenti di cui beneficeranno i privati.
«La rimozione delle barriere architettoniche è un atto di civiltà. I finanziamenti concessi dallo Stato, però, non bastano a coprire - commenta l’assessore Rosa - tutte le richieste. Con i contributi concessi per il 2019 riusciremo a soddisfare le domande presentate ai Comuni dal 2016 al 2018 da persone alle quali è stata riconosciuta l’invalidità totale. Il governo regionale si adopererà per migliorare la condizioni delle persone disabili, a partire proprio dall’accessibilità degli edifici». Quindi si tratterà non solo di interventi per l’accessibilità delle strade pubbliche ma anche degli edifici privati che in alcuni casi diventano barriere insormontabili per i cittadini che girano, per esempio, su sedie a rotelle.
I comuni interessati sono Armento, Avigliano, Baragiano, Barile, Bella, Bernalda,
Brienza, Brindisi di Montagna, Carbone, Castelluccio Inferiore, Castelmezzano, Castelsaraceno, Castronuovo, Colobraro, Episcopia, Ferrandina, Genzano di Lucania, Grassano, Grottole, Irsina, Lagonegro, Latronico, Lavello, Marsico Nuovo, Marsicovetere, Matera, Melfi, Miglionico, Missanello, Moliterno, Montalbano Jonico, Montemilone, Montemurro, Nova Siri, Oppido Lucano, Paterno, Pescopagano, Pietragalla, Pisticci, Policoro, Pomarico, Potenza, Rapolla, Ripacandida, Rotonda, Rotondella, San Costantino Albanese, San Fele, San Martino d’Agri, San Paolo Albanese, San Severino Lucano, Sant’Angelo Le Fratte, Sant’Arcangelo, Savoia di Lucania, Scanzano Jonico, Senise, Tolve, Trecchina, Tricarico, Tursi, Venosa e Viggianello. Un’operazione molto importante per il futuro delle città non solo grandi, ma anche di quelle più piccole.