Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Visione e lavoro» Fitto da Bruxelles già sfida Emiliano
Fitto da Bruxelles si mantiene cauto, ma parla da candidato. «Un pasticcio sui fondi Ue»
Dice che il candidato del centrodestra pugliese alle Regionali arriverà solo dopo le elezioni in Emilia Romagna di domenica prossima. Ma poi, continuando a parlare dal suo ufficio di europarlamentare a Bruxelles, Raffaele Fitto aggiunge alcune considerazioni che già lo proiettano sulla scena come il candidato più probabile. Disegna un ragionamento che, partendo dai temi europei, sembra la bozza di un programma per le Regionali: competenza, studio, scelta, programmazione. Tutto quello - fa capire l’eurodeputato di Fratelli d’Italia che è mancato a Emiliano.
Dice che il candidato del centrodestra pugliese alle Regionali arriverà solo domenica, dopo le elezioni in Emilia Romagna. «E noi ci aspettiamo da quella terra una bella novità». Ma poi - continuando a parlare dal suo ufficio di eurodeputato a Bruxelles, davanti a un gruppo di giornalisti pugliesi - Raffaele Fitto aggiunge alcune considerazioni che lo proiettano sulla scena come il candidato più probabile. Disegna un ragionamento che, partendo dai temi europei, sembra la bozza di un programma per le Regionali: competenza, studio, scelta, programmazione. Tutto quello, fa capire, che è mancato alla giunta Emiliano, verso cui parte un attacco dai toni severissimi.
Da una parte il programma, dall’altra la critica al possibile avversario: su questi due binari parla per mezz’ora dopo aver presentato - assieme all’eurodeputato Carlo Fidanza e al funzionario Vincenzo Matano il gruppo Ecr di cui è co presidente (66 deputati, 69 dopo la Brexit).
Il discorso parte dal Green
❞ Persi i soldi del Psr: se ci sono tanti ricorsi al Tar vuol dire che le scelte sono state sbagliate
New Deal da mille miliardi lanciato dalla Commissione europea e della sua anticipazione, il Just transition fund, un fondo di 7,5 miliardi, di cui solo 364 milioni all’Italia. L’Ecr (gruppo eurocritico ma non euroscettico) ha votato contro per mancanza di chiarezza sul modo di reperire le risorse. Ma a Fitto interessa qui la ricaduta italiana e pugliese: non si capisce cosa voglia fare l’Italia e la Puglia, sostiene, fermo restando che «alla Polonia sono andati due miliardi e alla Germania 800 milioni». Anche ammesso che tutti i 364 milioni per l’Italia andassero all’Ilva di Taranto, sarebbero «poche briciole». La decarbonizzazione di cui Emiliano ha parlato nel comitato delle Regioni proprio qui a Bruxelles? «Parole fumose, il Comitato delle Regioni non ha potere propositivo. Piuttosto qual è con esattezza la soluzione della Regione? Quale quella del governo italiano? E perché non si considera che a 50 chilometri da Taranto, a Brindisi, c’è una centrale a carbone che merita di essere considerata. Non vedo idee in giro».
In secondo luogo: il Green New Deal si finanzierà in parte con la probabile riduzione dei fondi destinati alla coesione (quelli che ricevono le Regioni come la Puglia). Significherebbe in futuro meno risorse da Bruxelles. Per Fitto nessuno se ne occupa. «Ma capisco che in Puglia - dice con parole al vetriolo - il problema lo risolvono in anticipo, perdendo i soldi del piano rurale del Psr. Perdono i soldi, con il disimpegno automatico, e così anticipano la sforbiciata futura». Sul Psr la Regione confida in una deroga da ottenere a causa di forza maggiore. «Non capisco in cosa consista la forza maggiore: essere subissati di ricorsi al Tar significa solo che sul Psr sono state fatte scelte sbagliate: sulle misure e sui tempi». Colpa dei funzionari? «Sono stato abituato - dice con riferimento al periodo in cui era governatore - che quando un’ambulanza arrivava tardi era colpa del presidente. Ora si perdono 142 milioni e la colpa sarebbe di un funzionario? Noi ci attiveremo, se possibile, per tentare di salvare quelle risorse in qualunque modo. Ma Emiliano ha responsabilità politiche gravissime che sono sotto gli occhi di tutti». Non basta: è vero che per spendere i fondi Ue della programmazione 14-20 c’è tempo fino al 2023. «Ma abbiamo ancora in pancia 5 miliardi dei 7 complessivi che ci sono stati assegnati. E spendere in ritardo non è un fatto che possa lasciare indifferenti».
Non è tutto. Occorrerebbe anche programmare la spesa. È inammissibile che si continui a impiegare le risorse europee «in mille rivoli». «Non c’è una sola infrastruttura sul territorio di cui si abbia traccia. Mentre in passato - dice con riferimento alla sua esperienza da governatore - con i fondi Ue furono realizzati gli aeroporti di Bari, Brindisi e le infrastrutture per accogliere Leonardo a Grottaglie».
Date le premesse, quando a Fitto si chiede quale caratteristiche debba avere il candidato del centrodestra risponde così: «Deve avere competenza, visione del futuro e capacità di cogliere le opportunità». Non è difficile capire a chi pensi.
Noi ci attiveremo ma Emiliano ha responsabilità che sono sotto gli occhi di tutti