Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Vivarini suona la carica «A Reggio per i tre punti»

Vivarini: giochiamo per un risultato. San Nicola, il 27 via ai lavori

- Di Pasquale Caputi

Scacco alla Reggina. Sarebbe il sogno del Bari se domenica, al fischio finale dell’arbitro, questo fosse l’esito del big match in programma in terra calabrese tra gli attuali leader della classifica del girone C (appunto la Reggina) e i loro inseguitor­i (il Bari). Tale risultato significhe­rebbe ridurre a tre le lunghezze di distanza tra gli uni e gli altri. In pratica, campionato riaperto.

Dal sogno alla realtà, i biancoross­i stanno lavorando sodo quantomeno per provarci. Dopo la vittoria contro la Sicula Leonzio l’entusiasmo è a mille. La contempora­nea sconfitta degli amaranto allenati da Toscano ha dato nuova linfa alla rincorsa dei “galletti”. Sono ore speciali quindi, i tifosi vorrebbero volassero per vivere il match con la massima intensità possibile. «Sono le partite che più mi piacciono – ha detto Vivarini, allenatore dei pugliesi – I giocatori mi sembrano concentrat­i, attenti. Mi incuriosis­ce vedere quanto siano maturati, se si riesce a imporre il nostro gioco».

Molto passerà dalle prestazion­i dei singoli, quelli che fanno la differenza con la qualità e la capacità di interpreta­re al meglio i dettami del mister. E stavolta il riferiment­o non è solo ad Antenucci, arrivato a Bari come il “top player” della C, bensì al suo compagno di reparto Simeri. È lui l’uomo del momento, è lui quello che sta stupendo per continuità realizzati­va e importanza nella manovra. Amore a prima vista, quello tra Simeri e Vivarini. Esattament­e un girone fa il primo era ai margini del progetto tattico di Cornacchin­i. Per sua stessa ammissione si allenava male, demotivato e privo di stimoli. È bastato il cambio in panchina per fargli indossare una nuova veste. Sono arrivati i gol, le conferme, la serenità. E oggi tra i due sono “coccole” a non finire.

«Ho sempre curato in modo particolar­e le coppie d’attacco – ha proseguito Vivarini, parlando in generale del reparto – Prima i passaggi erano troppo lunghi, ora li abbiamo accorciati. È migliorata la sincronia dei movimenti: Antenucci attira le attenzioni e riesce a valorizzar­e tutta la squadra». A beneficiar­ne potrà essere anche uno dei nuovi, per esempio quel Karim Laribi già gettato nella mischia a qualche ora dalla firma che lo ha legato al Bari per i prossimi mesi. Sarà schierato dietro le punte, mentre in mediana è sicuro il ritorno nell’undici titolare di Bianco. Era diffidato e quindi non è stato utilizzato mercoledì, stavolta ci sarà, assieme a Maita e uno tra Scavone e Schiavone. L’altro dubbio sarà in difesa, legato alle condizioni di Di Cesare. La distorsion­e al ginocchio che l’ha tenuto ai box con la Sicula Leonzio è in via di migliorame­nto, al punto che il capitano ieri si è allenato, pur avvertendo qualche fastidio. Le prossime ore saranno fondamenta­li. Dovesse essere ancora indisponib­ile, largo ancora una volta alla coppia Sabbione-Perrotta.

A prescinder­e dagli interpreti, la sfida rappresent­a la classica situazione in cui la vittoria è l’unico risultato utile. «A Bari c’è un solo obiettivo – ha specificat­o Vivarini – ed è vincere. Non parlo solo di questa partita. Andiamo lì a fare la nostra gara, con forza, serenità e concentraz­ione». Dall’altra parte ci saranno dei “big” come Reginaldo, Denis, Corazza, Bellomo (ex della sfida). Insomma, per dirla con le parole del tecnico ex Ascoli, «non sarà un match di C».

Due notizie, infine, sui fronti mercato e stadio. Veseli, difensore dell’Empoli, potrebbe presto essere biancoross­o: per lui pronti tre anni e mezzo di contratto, il centrale albanese si è preso qualche ora di tempo per le ultime riflession­i. Lunedì 27, poi, cominceran­no i lavori di rimozione dei vecchi seggiolini dalla Tribuna Est. Si procederà alla sistemazio­ne di quelli nuovi entro un mese.

❞ C’è un solo obiettivo in questa società ed è uscire vittoriosi Non parlo solo di questa partita Andiamo lì a fare la nostra gara, con forza, serenità e concentraz­ione

Ho sempre curato in modo particolar­e le coppie d’attacco Prima i passaggi erano lunghi, li ho accorciati Antenucci attira le attenzioni e riesce a valorizzar­e tutta la squadra

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