Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Vi spiego il nostro piano per il Sud»
Nargi: Intesa Sanpaolo in Puglia significa 200 filiali, 770 mila clienti e 10 miliardi di impieghi. E puntiamo sulla vera leva del futuro: i giovani
«Siamo banca del territorio perché abbiamo l’obiettivo di far crescere l’economia delle comunità». Così Giuseppe Nargi, nuovo direttore dell’Area Puglia, Campania, Basilicata e Calabria di Intesa Sanpaolo.
«Siamo banca del territorio perché abbiamo l’obiettivo di far crescere l’economia e il benessere delle comunità. E poi puntiamo sulla vera leva del futuro: i giovani». Intesa Sanpaolo, dal 2 gennaio scorso, ha un nuovo direttore dell’Area Sud (Puglia, Campania, Basilicata e Calabria): è Giuseppe Nargi, 56 anni, laureato in Scienze Economiche e Bancarie. È il manager irpino a dover indirizzare l’attività pugliese fatta di 200 filiali, 770 mila clienti e 10 miliardi di impieghi.
Direttore Nargi, la Puglia è una regione che negli ultimi anni ha saputo scommettere sul futuro. Qual è la proposta di Intesa Sanpaolo per la competitività e l’internazionalizzazione?
«Il nostro impegno in Puglia vede attivi già 27 accordi di filiera per un giro di affari complessivo di oltre 4 miliardi, e prosegue con l’accompagnamento di 10 imprese locali, su un totale di 22 dell’intero Mezzogiorno nel programma “Elite” di Borsa Italiana, dedicato alle aziende ambiziose, con un modello di business solido e una chiara strategia di crescita. Nel solco dell’impegno al fianco delle aziende va ricordato il programma Imprese Vincenti, nato per valorizzare le Pmi del territorio che nella prima edizione ha coinvolto diverse aziende pugliesi».
La Puglia è terra di banche. Tre grandi Popolari, ma con una (la Popolare di Bari) in difficoltà. Per Intesa Sanpaolo cosa significa essere banca del territorio?
«Essere un motore di sviluppo. In questo senso il Ceo e consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ha annunciato di recente un piano biennale di investimenti da 30 miliardi destinato alle famiglie e alle imprese del Mezzogiorno. Siamo convinti che la crescita economica di un territorio passi attraverso la riduzione delle disuguaglianze e uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Proprio per questo il Gruppo promuove numerose iniziative nei campi della solidarietà, della cultura, dell’accesso al credito e del rispetto per l’ambiente».
In Campania è stato lanciato il progetto dell’Hub Innovation e nel corso di un convengo a Mola di Bari Messina ha annunciato una “replica” anche in Puglia. A che punto è l’iniziativa?
«Per il 2020 stiamo predisponendo un progetto di Open Innovation che coinvolgerà le principali aziende del settore moda e design del Mezzogiorno e che proprio nell’Hub Innovation di Bari vedrà nascere numerosi workshop insieme a progetti relativi al piano Impresa 4.0 e ai principi di economia circolare. Proprio a Bari, intanto, il nostro Innovation Center ha organizzato il primo road show sulle Biotecnologie».
A breve partiranno le Zone Economiche Speciali. Qual è il ruolo di Intesa Sanpaolo per le due “interregionali” pugliesi?
«Abbiamo stanziato un plafond di 1,5 miliardi per finanziare gli investimenti nelle Zes del Sud. Lo scorso anno, inoltre, è stato realizzato un roadshow internazionale, coinvolgendo imprese nostre clienti, con due importanti tappe a Dubai e Pechino, per creare sinergie tra investitori stranieri e aziende del territorio. Nell’ambito dell’attività sulle Zes, a fine 2019, abbiamo erogato 147 milioni, mentre altri 312 milioni riguardano operazioni attualmente in corso. Del volume complessivo di circa 460 milioni, 250 riguardano le Zes di Bari e Taranto».
Il Sud cresce meno delle altre aree del Paese. Ma forse per questo può essere una
❞ Il nostro impegno in regione vede attivi già 27 accordi di filiera per un giro di affari di oltre 4 miliardi di euro
❞ Il Gruppo ha di recente annunciato un piano biennale da 30 miliardi Investimenti destinati a famiglie e imprese meridionali
reale opportunità per attivare la leva dello sviluppo. Cosa manca ancora per fare il salto di qualità?
«Il rilancio economico del Mezzogiorno passa per la crescita dimensionale delle aziende, ma anche e soprattutto attraverso la formazione delle nuove generazioni. A tal proposito Intesa Sanpaolo ha messo a punto il progetto “Giovani e Lavoro”, per il quale la prossima tappa è in programma proprio a Bari il prossimo 3 febbraio: un’iniziativa che si pone l’obiettivo di formare gratuitamente e inserire nel mondo del lavoro circa 5 mila disoccupati under 30. Nell’ambito della formazione, a cui il Gruppo tiene in modo particolare, sono già stati erogati a livello nazionale 171 milioni per finanziare gli studi universitari di 15 mila giovani. Il numero è destinato ad aumentare grazie al prestito senza garanzie “Per Merito”, avviato un anno fa e che richiede come unica condizione essere in regola con gli esami».