Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Disagio in quel rione» La frase della preside scatena la lite tra scuole
La descrizione della preside Minoia fa indignare e reagire il quarto municipio La dirigente: «Nessuna discriminazione»
«Eclatanti segni di disagio sociale, emarginazione, devianza»: è quanto si legge a proposito del quarto municipio (Carbonara) in una scheda descrittiva elaborata dalla preside della scuola Montello-Santomauro di Poggiofranco, Anna Lia Minoia. La cosa ha provocato la reazione dell’intero quartiere, tra cui quella della preside della scuola De Marinis, Linda Cucumazzo.
In questa storia c’è un po’ di tutto. Un pizzico di campanilismo, il sale delle accuse e una pepata concorrenza tra istituti e corpo docente. Non a caso a una settimana dalla chiusura delle iscrizioni. Sul banco degli imputati finisce Anna Lia Minoia, dirigente scolastica della scuola Montello-Santomauro di Poggiofranco di Bari. Accusata dai residenti e dai prof di Carbonara – sarà forse una coincidenza ma il sasso nello stagno sui social lo lancia un docente di musica della De Marinis – di aver utilizzato frasi poco appropriate nei confronti del IV Municipio, zona di Bari da dove la dirigente accoglie alcuni alunni, dall’infanzia sino alla secondaria di primo grado.
Il pomo della discordia sta tutto nelle schede descrittive che i dirigenti scolastici devono inviare al Miur (sul sito Scuola in Chiaro) per fotografare i punti di forza e di debolezza degli istituti. Senza infingimenti. E la descrizione della Montello-Santomauro non è andata affatto giù all’intera Carbonara nella parte cui si dice che rispetto al Municipio II, dove insiste il quartiere Poggiofranco, «il Municipio 4, invece, presenta caratteristiche differenti, con eclatanti segni di disagio sociale, emarginazione, devianza». Apriti cielo poi la successiva «sono presenti situazioni di disoccupazione, sottoccupazione, e precariato lavorativo e una elevata percentuale di minori istituzionalizzati, per cui le famiglie risultano poco collaborative e delegano tale compito alla scuola o ai servizi sociali, che non sempre garantiscono efficaci e tempestivi interventi».
«Ma come noi poco collaborativi? Ma come si permettono quelli di Poggiofranco? Tutto ciò è vergognoso», ripetono su Facebook i genitori di Carbonara, ricevendo a stretto giro la solidarietà della presidente del IV Municipio, Grazia Albergo (di professione insegnante) e della preside della De Marinis, Linda Cucumazzo, che in un commento social si dichiara «fiera di vivere qui e di dirigerne uno degli istituti comprensivi con ragazzi sereni e genitori collaborativi».
Da Poggiofranco la prof Minoia – subissata di telefonate – precisa: «Nessuna discriminazione, il compito dell’istruzione è creare pari opportunità per tutti gli alunni. Anzi, nella nostra scuola le prove Invalsi sono andate benissimo con bassissime differenze tra le classi. E se da
Carbonara molte famiglie decidono di iscrivere i figli da me, non è di certo perché io vada lì a fare proselitismo. Sono disposta anche a correggere il testo, ma lo si legga tutto, sino in fondo. Non a stralci».
E cosa diranno mai da Carbonara? Abbiamo provato a contattare, senza alcun esito, la preside Cucumazzo per avere qualche delucidazione. Perché proprio quella stessa comunità, il IV Municipio che si indigna contro Poggiofranco, dovrebbe anche guardare dentro casa propria. Nelle sue schede descrittive, infatti, la De Marinis si definisce un istituto «inserito in un ambiente socio-culturale eterogeneo medio-basso, costituito essenzialmente da operai, piccoli commercianti ed impiegati». «I plessi – si legge ancora - si trovano in due quartieri differenti, Loseto e Carbonara; nel quartiere di Carbonara affluiscono più studenti con situazioni di disagio ambientale familiare e/o lavorativo. Il background familiare e` generalmente medio basso. La scuola rappresenta spesso agenzia educativa più solida».
Anna Lia Minoia Se da Carbonara molte famiglie decidono di iscrivere i figli nel mio istituto, non è certo perché io vada lì a fare proselitismo