Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Ho espresso il mio pensiero Laricchia è in malafede»
Consigliere Mario Conca, perché la escludono dalle votazioni sulla piattaforma Rousseau?
«L’unico motivo che posso immaginare è quello che io avrei potuto togliere il posto a qualcun’altra. Evidentemente, per il Movimento essere amato dalle persone, aver lavorato su tutto il territorio pugliese e solo per il bene della comunità, è un demerito».
Farà ricorso contro la decisione calata dall’alto?
«Non ho tempo da perdere. Peggio per loro, che non possono decidere sul mio destino, né personale, né politico. Ringrazio solo le tantissime persone del movimento, della società civile, ma anche gli stessi colleghi consiglieri regionali di altri partiti, che mi stanno mostrando solidarietà e affetto. E incoraggiamento a proseguire».
Questa decisione è trasparente, secondo lei?
«Ho molti dubbi. Non vedo trasparenza».
La sua ex sfidante, Antonella Laricchia, la accusa in sostanza di essere un battitore libero e di aver promosso un eventuale accordo con il Pd.
«Lo dice in malafede. Nello statuto c’è scritto che l’unico a poter fare accordi con un’altra forza politica, è il capo politico. Di che parliamo? Ho solo espresso liberamente un mio parere. Cosa farò ora? Non ho velleità personali. Deciderò insieme a coloro che sono stati e sono al mio fianco. La stima delle persone resta a prescindere dalla collocazione politica. In ogni caso quello che non ti ammazza, ti fortifica e non tutti i mali vengono per nuocere».
Se l’aspettava?
«Diciamo che non è stata una cosa inattesa. Mi risulta che ad ottobre in un incontro a Roma tra alcuni parlamentari e la stessa Laricchia, si sarebbe presa la decisione di tagliarmi fuori. Ci hanno provato in tutti i modi. Questa era la deadline».