Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Hamlili, il combattent­e

Il centrocamp­ista del Bari è tornato con il gruppo per il rush finale Si era infortunat­o a inizio gennaio: «Non è stato facile stare a guardare»

- Pasquale Caputi

BARI Il Bari ritrova il guerriero della terra di mezzo. Zaccaria Hamlili è vicino alla fine del tunnel. Intravede la luce, ma soprattutt­o l’erba del campo di gioco. Dopo poco più di un mese dalla frattura scomposta alla clavicola, non solo ha ripreso a lavorare in gruppo, ma è pronto pure a tornare tra i convocati. E chissà, anche a dare il suo apporto dal primo minuto. Quella sfortunata domenica il Bari scendeva in campo a Viterbo. Era la prima del nuovo anno, si voleva vincere per ricomincia­re esattament­e come si era finito il 2019. Invece nel corso del primo tempo Hamlili chiese il cambio. Il problema alla spalla sembrò subito essere ben più che un trauma contusivo e gli esami, qualche ora dopo, l’avrebbero confermato.

Per il Bari fu una botta niente male, al punto che la società si catapultò subito sul mercato per consegnare a Vivarini un centrocamp­ista che potesse farne le veci. In quei giorni si parlava di Ninkovic e Laribi, Rosseti e Beretta. Non era prevista probabilme­nte una mezz’ala, ma dal Catanzaro arrivò Maita. Più che una toppa. Oggi Hamlili è pronto a riprenders­i ciò che era suo, magari proprio accanto a Maita, con Bianco (o Schiavone) a fare da perno. Non è sbagliato parlare di una mediana estremamen­te competitiv­a per la serie C. «Non vedo l’ora – ha detto ieri a Radiobari – di rientrare in campo e aiutare i miei compagni. Non è stato facile restare un mese a guardare, volevo aiutare la squadra ma non potevo». Ora, Vivarini permettend­o, l’ex Pistoiese potrà farlo. Entriamo nel rush finale, con 12 gare ancora da disputare e soprattutt­o con la necessità di vincerle. Uno come lui, aggressivo e temerario, capace sia di sostenere il lavoro difensivo che di proporsi in zona gol, servirà come il pane. Sono due le reti messe a segno finora da Hamlili, che è il centrocamp­ista, allo stato delle cose, più prolifico dei biancoross­i. Seguono, a quota 1, Scavone e Maita, ancora a digiuno sono invece Folorunsho, Schiavone e Bianco. Un reparto che ha bisogno di una scintilla per dare un contributo in fase realizzati­va. E la mezz’ala che già nella passata stagione si rivelò determinan­te per la promozione dalla D alla C, ha tutta la voglia di guidare la riscossa.

«Al di là di tutto – ha proseguito Hamlili – stiamo disputando un campionato importante. Siamo secondi. Non sarà ciò che ci si aspettava all’inizio del campionato, ma conseguire 21 risultati utili consecutiv­i è straordina­rio, non capita tutti i giorni». Merito dello staff che, per dirla alla Hamlili, «ci tiene giornalmen­te sul pezzo». Merito di un allenatore che non ha sbagliato un colpo. Ora però, se si vuole davvero puntare al raggiungim­ento della Reggina prima della classe, non sarà più sufficient­e non sbagliare, occorrerà piuttosto essere perfetti. In difesa, in attacco e in mezzo al campo, dove il «combattent­e» che si ispira a Vidal è pronto a rimettere al servizio di tutti la sua «garra» e la riconosciu­ta qualità. La Cavese e la Ternana, prossime avversarie, sono avvertite.

❞ L’andamento Conseguire 21 risultati utili consecutiv­i è straordina­rio, non capita tutti i giorni

❞ I meriti Lo staff ci tiene ogni giorno sul pezzo Vivarini non ha sbagliato un colpo

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Guerriero Hamlili si era infortunat­o alla clavicola nella prima gara del nuovo anno

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