Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
I quiz dell’Arpal Ventola: «Cassano venga rimosso»
Parla Ventola (FdI): «Nel Consiglio del 10 marzo voteremo un emendamento per eliminare la figura del commissario»
Superare un quiz per farsi assumere attraverso l’Arpal. Una pratica che, secondo il consigliere regionale Ventola, merita la rimozione di Cassano.
BARI «Sulla gestione dell’Arpal Puglia ci sarebbe molto da dire. Stiamo facendo una battaglia per la difesa delle regole e per la separazione dei ruoli. E anche questa vicenda dell’eliminazione dei temi nelle selezioni per l’assunzione del personale a tempo indeterminato crea tante distorsioni. Nel consiglio del prossimo 10 marzo voteremo l’emendamento per far decadere il commissario straordinario, Massimo Cassano, che è una figura non prevista dalla legge istitutiva». È quanto afferma Francesco Ventola, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, primo firmatario del provvedimento che mira ad azzerare il vertice dell’ente strutturale mediante il quale la Regione esercita le funzioni di incontro tra domanda e offerta di lavoro. Cassano, nominato dal governatore Michele Emiliano, guida l’Arpal da gennaio del 2019. È stato proprio il commissario straordinario a firmare una deliberazione (datata 17 febbraio) che modifica il «regolamento per il reclutamento del personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato». Ovvero niente tema, ma solamente un quiz a risposta multipla come se si trattasse di un esame per conseguire la patente di guida.
Ventola, come reputa la modifica voluta da Cassano?
«Non convince affatto. Prima di tutto la norma usa in maniera impropria l’articolo 3 della legge 56 del 19 giugno 2019 che parla di “misure per accelerare le assunzioni mirate e il ricambio generazionale nella pubblica amministrazione”. Nel caso dell’Arpal non c’è ricambio da attuare; non c’è quota cento da rispettare. La struttura è da creare. Credo che non esistano i presupposti per portare a termine questa operazione».
Forse la scorciatoia dei concorsi facilitati è motivata con una riduzione dei tempi di selezione.
«È da un anno e mezzo che Cassano gestisce l’Arpal. E non capisco perché sinora non abbia bandito i concorsi nonostante si sapessero già le necessità occupazionali».
Al di là del blitz sui concorsi (ci sono da ricoprire 550 posizioni a tempo indeterminato) l’opposizione ha sempre criticato le scelte costitutive dell’Arpal. Perché?
«Semplicemente la figura del commissario straordinario non è presente nella legge. È una posizione letteralmente inventata da Emiliano. Eppure, il governatore a luglio scorso in Consiglio aveva promesso di avviare il bando per la ricerca di un direttore generale. Sa come è andata a finire?».
Dica.
«Ha rinnovato il contratto di Cassano. Mi sembra molto strano visto che la confusione regna sovrana».
In che senso?
«Cassano si presenta alla gente come politico e leader di Puglia Popolare alleata con il governatore di centrosinistra. Ma anche come tecnico nella veste di commissario straordinario. Non ritiene che ci sia confusione? Emiliano dovrebbe eliminare questa pericolosa ambiguità».
❞ Il dubbio Non capisco perché non abbia bandito i concorsi Eppure le necessità occupazionali erano note