Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
La chiesa rupestre in vendita sarà espropriata e restaurata
Due anni fa la cattedrale rupestre fu valutata 500 mila euro dai proprietari
MATERA È la cattedrale rupestre della città di Matera. Una delle più grandi strutture che si trovano sulla Appia, ai margini della città e che a breve potrebbe appartenere a tutti i materani. È iniziato infatti l’esproprio per poterla restaurare ed evitare che possa crollare sotto il peso del tempo. Qualche tempo fa la chiesa addirittura fu messa in vendita a 500 mila euro dai proprietari ma invece la sovrintendenza ai Beni artistici ha congelato ogni procedura. Il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, esprime «immensa soddisfazione» per la riapertura della procedura di esproprio finalizzata a restaurare e a restituire alla città la cattedrale rupestre di Matera, la chiesa di Santa Maria della Valle. «La Soprintendenza della Basilicata - spiega il Sindaco - ha avviato l’iter espropriativo basandolo sulle risorse che il comune di Matera ha destinato al recupero di questo significativo monumento rupestre. L’alleanza e il rapporto di collaborazione tra istituzioni come la Soprintendenza, l’Arma dei carabinieri e il comune di Matera sono stati determinanti per operare una scelta operativa che era diventata non più rinviabile visto lo stato di abbandono in cui versa il bene. Dopo 40 anni di inutili tentativi quindi - conclude de Ruggieri - si apre oggi concretamente la fase di conservazione e valorizzazione di un patrimonio inestimabile appartenente alla comunità materana».
Il complesso rupestre di Santa Maria della Valle, denominata anche «della Vaglia», si trova lungo il vecchio itinerario della via Appia. La chiesa originale, cripta di quella attuale, risale al periodo longobardo, forse al VII secolo, mentre l’imponente edificio soprastante venne probabilmente fu eretto nel XIII secolo dai monaci benedettini. Presenta un ricco ciclo decorativo di affreschi in cui sono raffigurati oltre alla Vergine e al Cristo, San Giovanni Battista, San Nicola, Sant’Antonio, Santa Lucia, San Gregorio Papa in trono tra le anime del Purgatorio.
Nell’abside centrale sono presenti le icone di Santa Brigida, Regina di Svezia, e di San Giacomo di Compostela, che rappresentano segni devozionali chiari che la Chiesa rupestre della Vaglia fu un punto di sosta dei pellegrini diretti in Terra Santa. Poiché è ricorrente la figura di Santa Brigida, alcuni storici ipotizzano che la Regina possa aver visitato il luogo. La Chiesa fu chiusa al culto nel 1756.
La chiesa di Santa Maria della Valle è una delle chiese rupestri più importanti di Matera. Si tratta di uno degli edifici religiosi più grandi del territorio, scavato nel tufo a circa 3 chilometri dalla città. La chiesa originale, cripta di quella attuale, risale al periodo longobardo, forse all’VII secolo, mentre l’imponente edificio soprastante venne probabilmente scavato nel Duecento e ingrandito successivamente. Elemento di maggior rilievo è la straordinaria facciata sul fianco esterno della navata destra, che presenta quattro portali uno diverso dall’altro, mentre sei pilastri, impreziositi con semicolonne e capitelli, scandiscono le tre navate. Ma i veri elementi che arricchiscono l’interno sono gli affreschi di varie epoche presenti sulle pareti: da trompe l’oeil che fingono decorazioni, marmi e fondali alle rappresentazioni di Cristo, dei Santi e della Madonna con Bambino.