Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Si blocca la catena dei contagi
Al Policlinico negativi i test su 42 casi sospetti. Infezione per un pugliese che vive a Londra
Si ferma l’ondata dei contagi in Puglia. Al Policlinico sono risultati negativi i tamponi su 42 casi sospetti, mentre allo Spallanzani è stata confermata la positività del paziente 1 di Torricella.
BARI La Puglia, per il momento, tira un sospiro di sollievo perché non ci sono nuovi casi di persone colpite dal coronavirus. Ieri nel laboratorio del Policlinico di Bari sono stati eseguiti i test su altre 42 persone ma, secondo fonti sanitarie, non ci sarebbero ulteriori contagi. Si tratta di persone provenienti da Puglia e Basilicata che si sono sottoposte volontariamente ai test. A tutt’oggi in Puglia sono stati effettuati 242 test. Oltre mille le chiamate. Restano, dunque, tre i casi di infezione accertati. Per il 43enne di Torricella, il paziente 1 pugliese, ieri l’istituto Spallanzani di Roma ha confermato l’infezione. Non ha più la febbre ed è ricoverato nel reparto Malattie infettive dell’ospedale Moscati di Taranto. Le cure, secondo l’Asl, hanno «fatto effetto e il decorso clinico è positivo». Sua moglie e suo fratello, sottoposti a tampone e risultati positivi al coronavirus, sono in isolamento nelle loro abitazioni e non presentano sintomi (febbre e tosse). Il test sarà ripetuto dopo 14 giorni.
«A loro sono stati forniti dei dispositivi di protezione fanno sapere dall’Asl - e vengono seguiti dai nostri specialisti. Al momento sono asintomatici. La situazione è sotto controllo». In questo contesto ieri il sindaco di Torricella, Michele Schifone, ha diffuso sui social un video messaggio con il quale chiede ai cittadini di far sapere se hanno avuto contatti con le persone risultate positive al coronavirus per attivare il protocollo previsto e di sottoporsi volontariamente al test. Da ieri, invece, sono in quarantena fiduciaria i 131 passeggeri che erano sull’aereo di Easyjet proveniente da Milano a bordo del quale c’era il paziente 1 di Torricella. In assenza di sintomi influenzali, non verranno sottoposti a tampone. I carabinieri del Nas si sono fatti consegnare dalla compagnia aerea l’elenco dei passeggeri. Sono stati contattati uno alla volta, compresi i piloti e i membri dell’equipaggio. Tra i passeggeri anche diversi turisti venuti in Puglia per le vacanze. In quarantena sono finiti 32 passeggeri provenienti da Taranto, 33 da Brindisi e 35 da Lecce. L’aereo MalpensaBrindisi è giunto nell’aeroporto Papola Casale il 24 febbraio scorso.
Nel frattempo un uomo di 50 anni di Molfetta ma residente a Londra è risultato positivo al coronavirus nella capitale inglese. L’uomo sarebbe stato in Italia nei giorni scorsi e avrebbe fatto visita alla famiglia a Molfetta. Rientrato nel Regno Unito sarebbe risultato positivo al test. Avendo appreso il contagio, l’uomo, che è in buone condizioni di salute, ha avvertito i familiari. In particolare la madre, che si sottopone a dialisi, è stata condotta nel Policlinico di Bari dove riceverà le cure necessarie alla sua patologia e terminare il periodo di quarantena. La donna, meglio precisare, non sarebbe stata contagiata dal virus. Anche qui tutto sotto controllo.
Infine il Policlinico di Bari ha messo a punto una serie di percorsi differenziati e sicuri per evitare contagi. L’accesso al pronto soccorso di pazienti con sospetta infezione respiratoria acuta da Covid-19 avviene attraverso procedure operative già messe a punto per tutti i casi a rischio patologie infettive. Il paziente con infezione sospetta (che accede al pronto soccorso in autonomia, senza essere passato dal medico di famiglia o dal servizio 118) «viene gestito da un infermiere dedicato all’accoglienza e dotato di dispositivi individuali di protezione e sottoposto a pre-triage per individuare la presenza di fattori di rischio». In caso di sintomi, poi il paziente verrà trasferito nell’unità operativa di Malattie Infettive.